> > Green pass, Pregliasco: "Meglio non abolirlo, il virus c'è e i casi salgono"

Green pass, Pregliasco: "Meglio non abolirlo, il virus c'è e i casi salgono"

Covid Pregliasco Green Pass

Di fronte al rialzo dei casi, secondo Pregliasco è meglio lasciare in vigore il green pass e continuare a comportarsi con cautela.

Il direttore sanitario Irccs Istituto Galeazzi di Milano Fabrizio Pregliasco ha evidenziato che la situazione pandemia italiana è positiva ma il virus è comunque presente e occorre continuare con prudenza e cautela: secondo lui il green pass non andrebbe ancora abolito.

Pregliasco sul green pass

Intervistato da Leggo, l’esperto ha sottolineato che negli ultimi giorni si sta registrando un rialzo di casi di cui occorrerà tempo per capire il significato. “Di certo ci dice che le restrizioni vanno abbandonate ma con prudenza, come è sempre stato fatto in Italia: abbiamo almeno un milione di positivi accertati che potrebbero contagiare altri e l’abbassamento immediato delle misure, come si sta verificando in Inghilterra, può essere rischioso“, ha spiegato ribadendo la necessità che il green pass non venga abolito.

Non negando la preoccupazione per la fine dello stato di emergenza prevista per il 31 marzo 2022, ha affermato che in estate la circolazione del virus potrebbe ridursi ma nel prossimo inverno è possibile un altro colpo di coda come già visto negli ultimi due anni. Secondo lui non ci saranno però vere e proprie ondate, a meno che non arrivino nuove varianti più pesanti.

Pregliasco sulla guerra in Ucraina

A chi gli ha chiesto se il conflitto tra Russia e Ucraina può determinare ulteriori rischi in materia di pandemia, Pregliasco ha risposto che sicuramente è un tema che sposta l’attenzione e rischia di far abbassare bruscamente le difese. “Il pericolo infettivo nelle guerre c’è: grandi masse di persone che si spostano dalle zone di conflitto possono portare a un aumento di contagi e allo sviluppo di nuove varianti“, ha concluso.