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Guerra in Ucraina, Zelensky sulla Crimea: “È possibile una soluzione politica piuttosto che militare”

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Esprimendosi circa la guerra tra Russa e Ucraina, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è espresso sul futuro della Crimea.

La guerra tra Russia e Ucraina procede senza esclusione di colpi dall’una e dall’altra parte: mentre gli attacchi da terra e da cielo si susseguono a ritmo serrato, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rilasciato alcune dichiarazioni sul futuro della Crimea rispetto all’andamento del conflitto.

Guerra Russia-Ucraina, parla Zelensky: “Sulla Crimea è possibile negoziare”

Per il leader ucraino, è possibile adottare una soluzione politica piuttosto che militare sulla Crimea. Lo ha dichiarato in occasione di un’intervista rilasciata nella mattinata di lunedì 28 agosto che è stata ripresa e trasmessa da diversi media del Paese assediato dai russi. “Quando saremo ai confini amministrativi della Crimea, penso che sia possibile forzare politicamente la smilitarizzazione della Russia sul territorio della penisola”, ha affermato Zelensky.

Stando a quanto riportato da Ukrinform, la sezione speciale (Sof) delle Forze ucraine è riuscita a colpire con i droni le postazioni della Guardia costiera russa della Flotta del Mar Nero, a Perevalne, in Crimea. A seguito dell’attacco, è stata segnalata la presenza di diversi morti, feriti e anche svariati danni strutturali.

L’andamento del conflitto

Mentre Zelensky elabora il suo piano per la Crimea, la viceministra della Difesa ucraina Anna Malyar ha riferito in diretta televisiva dal Centro media militare che le forze armate di Kiev sono riuscite a liberare il villaggio di Robotyne, nella regione di Zaporyzhzhya. Alla luce delle informazioni diffuse da Malyar, le truppe ucraine si stanno ora muovendo a sud-est di Robotyne e a sud di Tokmachka.

Nella città di Kherson, invece, ha avuto luogo un raid aereo russo che ha causato la morte di una persona mentre altre due sono rimaste ferite. L’attacco russo che nella notte tra domenica 27 e lunedì 28 agosto ha devastato la regione di Poltava, nell’Ucraina orientale, invece, ha provocato il decesso di altri due cittadini.