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Ecotassa auto 2019: come funziona e quali sono i veicoli interessati

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Dal prossimo marzo gli italiani dovranno fare i conti con due nuove misure introdotte dal governo: l'ecotassa e l'ecobonus.

La Legge di Bilancio 2019, approvata dalle Camere lo scorso dicembre, prevede l’immissione di due differenti misure che saranno operative dal prossimo marzo: l’Ecotassa e l’Ecobonus. A partire da tale data, è prevista l’introduzione di un meccanismo bonus/malus sull’acquisto e sull’immatricolazione di nuove automobili. L’obiettivo primario è quello di ridurre le emissioni e l’inquinamento dell’aria, per poi incentivare l’acquisto di auto elettriche. Si parla di Ecobonus, in riferimento a queste ultime o alle auto ibride a bassa emissione; mentre con Ecotassa si intende parlare di Suv o auto di lusso più inquinanti. In questa guida troverete tutte le informazioni utili sul funzionamento di queste nuove misure.

Cosa sono l’Ecobonus e l’Ecotassa

L’Ecobonus è un incentivo sull’acquisto di auto elettriche, ibride o alimentate a metano, che scatterà sulle immatricolazioni a partire dal 1° marzo 2019. Per coloro che acquisteranno un auto da Euro 1 a Euro 4, con emissioni di Co2 fino a 20 grammi per chilometro, è previsto uno sconto fino a €6000 con rottamazione. Invece, se le emissioni sono comprese tra 20 e 70 grammi per chilometro, la cifra scende a €2500. Nel caso non fosse rottamazione, l’assegno ammonterebbe a 4 mila euro per la prima categoria di emissione, e 1.500 euro per la seconda categoria.

L’Ecotassa, invece, intende essere un disincentivo all’acquisto di Suv o auto che, in termini di emissioni di Co2 superano i 160 grammi per chilometro. Tutte le persone che decideranno di acquistare queste tipologie di automobili, alimentate a diesel o benzina, dovranno pagare una maggiorazione sul prezzo di listino. Quest’ultima sarà calcolata in funzione della Co2 emessa per chilometro oltre il limite stabilito. Gli importi aggiuntivi vanno da un minimo di 1100 ad un massimo di 2500 euro.

Come calcolare l’Ecotassa

Per le autovetture immatricolate dal 1 marzo 2019 al 31 dicembre 2021 oltre a IVA, IPT e bollo auto bisognerà fare i conti con l’ecotassa. I parametri di riferimento sono i seguenti:

  • per le emissioni comprese tra 161 e 175 grammi per km, si pagheranno 1.100 euro di sovrattassa;
  • per le emissioni comprese tra 176 e 200 grammi per km, la tassa aumenterà a 1.600 euro;
  • per le emissioni comprese tra i 201 e 250 grammi per km, si raggiungono i 2.000 euro;
  • per le emissioni superiori a 250 grammi per km, si arriverà a pagare 2.500 euro.

Problemi e dubbi

La data di entrata in vigore dei provvedimenti è chiara: venerdì 1 marzo 2019. Il vero interrogativo riguarda l’applicazione pratica degli stessi. Innanzitutto c’è ancora poca chiarezza sulle modalità del versamento dell’ecotassa. Inoltre, manca il decreto attuativo e non si conoscono i tempi entro i quali gli automobilisti dovranno mettersi in regola con i pagamenti. Il meccanismo di bonus funzionerà sulla base di sconti che i concessionari riconosceranno ai clienti e che poi lo Stato rimborserà a loro.

Come riporta il Corriere della Sera, il provvedimento è ispirato al principio del bastone e della carota: al primo si lega l’ecotassa, alla seconda l’ecobonus. In altre parole: alternare le maniere buone a quelle cattive allo scopo di ottenere un determinato risultato. Secondo alcuni esperti, si giungerà, purtroppo, a premiare i prezzi inferiori di acquisto, penalizzando l’industria automobilistica nazionale.