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Legittima difesa, cosa cambia con la nuova legge

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La Legge per la Legittima Difesa sarà totalmente diversa: ecco come cambierà con il nuovo provvedimento.

Domani 27 Marzo 2019 il Senato approverà definitivamente la nuova legge sulla Legittima Difesa. Il provvedimento ha attirato su di sè molte polemiche poichè cambierà totalmente il diritto di difesa per chiunque venga aggredito nella propria abitazione o all’interno della propria attività imprenditoriale e commerciale.

Al centro della legge c’è la nuova visione della difesa, la quale sarà sempre legittima per la protezione della propria o dell’altrui incolumità, dei beni propri o altrui, se è presente il “pericolo di un’aggressione”. Resta in campo sempre la proporzionalità tra offesa e difesa, ovvero: se un adolescente entra all’interno del giardino di casa vostra per recuperare il pallone calciato per sbaglio non si potrà aggredirlo senza essere perseguiti dalla legge. La proporzionalità tra offesa e difesa è sempre riconosciuta se sussiste il pericolo o la minaccia di aggressione.

Difesa possibile da quando c’è aggressione

Se un individuo entra in casa vostra, la difesa è possibile dal momento in cui mette in atto l’aggressione e dice di essere armato e pronto ad usare l’arma. Prima non era così: l’aggredito, infatti, prima di potersi difendere avrebbe dovuto valutare se il malintezionato fosse armato. Solo allora poteva anch’egli rispondere con un’arma.

Agire in stato di grave turbamento

La difesa diventa legittima se si agisce al fine di respingere l’intrusione posta in essere dal malintenzionato del caso con violenza o minaccia. Inoltre, non è punibile chi, aggredito nella propria abitazione e lavoro, “per la salvaguardia della propria o altrui incolumità ha agito in stato di grave turbamento, derivante dalla situazione di pericolo in atto”. L’interpretazione di “grave turbamento” sarà fatta dai giudici. Ecco un esempio: una persona appena rapinata e aggredita insegue il ladro fuori dall’abitazione dopo che il furto è compiuto. Spara e uccide il ladro. In quel caso, il “turbamento” è ancora in atto ed è quindi legittima difesa oppure si tratta di una vendetta impropria? Saranno i giudici a stabilirlo.

Pene più severe

Chi verrà condannato avrà diritto ad una sospensione condizionale della pena solo nel caso in cui risarcirà integralmente il danno arrecato. In altre parole, la sospensione condizionale della pena scatterà una volta che il ladro ha pagato integralmente alla persona rapinata e offesa il risarcimento del danno.

Secondo quanto riportato da affaritaliani.it, si inaspriscono le pene per chi commette reati contro il patrimonio. Da 1 a 4 anni per chi viola il domicilio con l’aggravante se il colpevole è armato; da 2 a 6 anni per il furto in abitazione.

Nessun risarcimento per il ladro

Nei casi riconosciuti di legittima difesa domiciliare verrà sempre esclusa la responsabilità. Non ci sarà quindi nessun risarcimento per eventuali danni arrecati al ladro come avveniva in passato. Viene poi introdotto il patrocinio gratuito a spese dello Stato. Questo sostegno sarà fatto in favore di chi verrà assolto o prosciolto o otterrà l’archiviazione del proprio procedimento penale per fatti commessi in condizioni di legittima difesa o di eccesso colposo di legittima difesa. Da sottolineare come lo Stato pagherà solo le parcelle minime stabilite per la procedura del gratuito patrocinio.

Infine, i processi di legittima difesa avranno la priorità sugli altri. Questo per accorciare il più possibile i tempi della giustizia verso chi ha subito già il trauma di essere aggredito in casa o sul lavoro.