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I talebani conquistano Jalalabad ed entrano nelle aree periferiche di Kabul

L'avanzata talebana è velocissima

I talebani conquistano Jalalabad, ora resta davvero soltanto Kabul: l'annuncio del portavoce Zabihullah Mujahid: "Tutti i quartieri sono sotto controllo"

I talebani conquistano Jalalabad, ora, dopo Herat, Kunduz e le grandi aree del nord resta davvero soltanto Kabul e l’avanzata degli ex studenti coranici, oggi 30enni con presunzioni tutte da dimostrare di minor brutalità, punta dritta alla capitale per chiudere idealmente il cerchio di una riconquista oggettiva e simbolica del paese che intendono forgiare in punta di Corano ortodosso e mitra AK. Le prime “tecniche” dei talebani sono entrate dunque nell’ultima grande città dell’Afghanistan che mancava al loro controllo.

I talebani conquistano Jalalabad, la porta d’oriente, e puntano su Kabul: cosa dicono le intelligence

Ovviamente Kabul è la ciliegina sulla torta che i combattenti delle madrasse si stanno tenendo per ultima, ma i rapporti delle (scarne) intelligence occidentali rimaste sul campo, in primis quella turca e quella Usa che sta preparando protocolli di evacuazione per l’ambasciata, dicono che anche per la capitale sarà questione di poco. La notizia dell’ingresso a Jalalabad è stata battuta dall’Afp che ha raccolto la testimonianza di un residente: quale? Quella per cui un gruppo talebano avrebbe rivendicato la riconquista della città sui social.

I talebani conquistano Jalalabad e le avanguardie sono ormai alla periferia di Kabul

Esattamente in questi minuti alcune agenzie internazionali stanno battendo la notizia per cui le avanguardie talebane sarebbero già entrate nelle zone periferiche di Kabul, dove si sta determinando una situazione fra il paradossale ed il caotico. Da un lato infatti le ambasciate stanno attuando i protocolli di evacuazione “settati” sulla tempistica di 12 ore dall’ultimo step, che è quello della conquista di Jalalabad, dall’altro i “conquistatori” della stessa avrebbero già inserito alcune teste di ponte con colonne mobili motorizzate in territorio della capitale. Al momento si registra una forte concetrazione di personale nello spot dell’aeroporto cittadino.

L’annuncio del portavoce: i “mujaheddin” talebani conquistano Jalalabad, Kabul è la prossima

Attenzione: in queste ore sono in corso verifiche per controllare se non si sia trattato di uno spot propagandistico ad arte che dà ciò che è comunque imminente come già avvenuto ma poco importa, l’Afghanistan è di fatto e di nuovo in mano ai talebani e per la bisogna ci sono voluti poco più di 25 giorni a contare le operazioni di margine. La fonte ha spiegato: “Ci siamo svegliati questa mattina con le bandiere bianche dei talebani in tutta la città. Sono entrati senza combattere”. La rivendicazione è stata a cura di Zabihullah Mujahid, lo stesso portavoce che in questi giorni sta assicurando un po’ a tutto il mondo che la nuova occupazione talebana sarà più “matura”, ignorando soavemente i già 120 ex interpreti delle truppe Nato uccisi, fatti oggetto di vendette trasversali o incarcerati. L’uomo ha spiegato che “pochi istanti fa i mujaheddin sono entrati a Jalalabad, la capitale della provincia di Nangarhar. Tutti i quartieri sono ora sotto il loro controllo”.

Capitale accerchiata e Kabul in pericolo dopo che i talebani conquistano Jalalabad

Resta Kabul e con essa un gruppo di città medio piccole sparse a macchia di leopardo nello sconfinato paese. Sono però città di importanza affatto minore, perché, con la grande “barriera” di Kunduz ormai presa a nord, molte di esse “cinturano” geograficamente la capitale e sono ottimi spot di rifornimento e logistica. Per cosa? Per armamenti e materiale che, dicono i servizi, stati sodali stanno furtivamente facendo confluire. In testa c’è l’Iran di Ali Khamenei, che non può esporsi troppo fin quando non sarà chiara la linea dei “nuovi” talebani “che non tagliano teste” nei confronti degli hazara sciiti.