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In Antartide il  pack è diventato troppo sottile per atterrare alla base italiana

In Antartide in ghiaccio si sta sciogliendo

Durante le fasi di riavvio dello spot continentale la scoperta: in Antartide il  pack è diventato troppo sottile per atterrare alla base italiana

In Antartide il  pack è diventato troppo sottile per atterrare alla base italiana e si tratta di un evento mai registrato prima presso lo spot “Mario Zucchelli” ma purtroppo reale. Si sono riscontrate delle difficoltà logistiche per la nuova spedizione italiana in Antartide. Proprio alla “Zucchelli” gli scienziati hanno affrontato attività di esordio come il riavvio degli impianti della stazione e la la predisposizione della pista sul pack marino. 

La scoperta durante le verifiche iniziali

Lo scopo? Permettere “l’atterraggio del C130J della 46ma Brigata Aerea dell’Aeronautica Militare”. Ecco, lì sono cominciati i guai: le misure eseguite nell’area di ghiaccio marino (fast-ice) hanno rimandato una situazione critica già evidenziata dalle preliminari analisi delle immagini satellitari. Quale? “Nell’intera area del Mare di Ross ci sono condizioni non usuali”. E ancora: “Già nel tardo Febbraio 2022 i dati satellitari mostravano, in forte controtendenza rispetto alle misurazioni iniziate alla fine degli anni ’70 sull’intero continente antartico, una forte riduzione di estensione nella copertura di ghiaccio marino”. 

Pack diventato troppo sottile per atterrare

La diminuzione è stata stimata di circa 0,92 x106 Km2. Ma cosa significa? Che il ghiaccio marino nell’area antistante la Stazione mostra spessori dell’ordine del metro ed ormai lì sta avanzando il mare libero. Il sito della spedizione precisa che “sono state effettuate verifiche tenendo in considerazione i diversi tracciati realizzati nel corso delle diverse spedizioni. Nel corso della 38° Spedizione del PNRA non sarà pertanto possibile effettuare collegamenti intercontinentali atterrando sulla ice-runway”.