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Incendi alle Hawaii, ci sono almeno 80 morti. Un'italiana: "Scene da Pompei"

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Da giorni l'arcipelago statunitense è tormentato da roghi che hanno già provocato decine di vittime

L’estate 2023 verrà a lungo ricordata, purtroppo, anche per una serie di devastanti incendi che hanno colpito diverse aree del mondo: prima l’Italia, poi la Grecia, e poi ancora le isole Hawaii negli Stati Uniti, che da giorni si stanno ritrovando ad affrontare una gravissima emergenza sul loro territorio.

Incendi alle Hawaii: si aggrava il bilancio, ci sono almeno 80 vittime

Ora dopo ora le autorità locali aggiornano il bilancio dei roghi che stanno radendo al suolo diverse aree dell’isola di Maui e che sono stati purtroppo in grado di uccidere al momento almeno 80 persone che non sono riuscite a mettersi in salvo dalle fiamme, oltre a molti animali che abitavano nelle aree interessate.

Inoltre, secondo quanto riportato dal governatore dell’arcipelago Josh Green “senza dubbio ci saranno altri morti”. Qui alcune delle immagini più impressionanti arrivate in queste ore dalle Hawaii.

 

Il racconto della chef italiana Rosalinda Mariotti: “Scene da Pompei”

A raccontare quello che sta accadendo alle Hawaii in queste ore è stata anche la cuoca Rosalinda Mariotti, originaria di Perugia, che da otto anni vive a Kihei, a ovest del porto di Lahaina, quasi completamente distrutto dagli incendi. In un’intervista al Corriere della Sera, Mariotti ha spiegato:

La situazione è bruttissima. Il numero dei morti aumenta, momento dopo momento. Conosco persone che cercano ancora i familiari: c’è una lista nei posti di accoglienza, tutti pieni. Hanno dovuto mandare via i turisti e quelli che sono arrivati sono rimasti in aeroporto. Credo che il più grave incendio nella storia americana sia avvenuto in California, ha fatto 85 morti. Qui saranno molti di più. Anche perché dalla California puoi fuggire: qui non puoi andare da nessuna parte.

Rosalinda Mariotti ha parlato di una situazione paragonabile a quanto successo a Pompei dopo l’eruzione del Vesuvio, e ha aggiunto:

A Lahaina non sapevano, non avevano ricevuto informazioni. Il vento e il fuoco hanno interrotto le linee elettriche. Chi si trovava lì è rimasto in trappola. Non si era mai vista una cosa del genere. Nessuno era preparato. Ci sono dieci caserme, cento pompieri in tutta l’isola: non abbastanza.