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Incendi in Turchia, 4 le vittime: continuano le operazioni di soccorso

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Da oltre 72 ore non si fermano le opeerazioni di spegnimento degli incendi scoppiati in Turchia. Non si eslcude la mano dell'uomo nei roghi.

Dallo scorso mercoledì 27 luglio, la Turchia è devastata dagli incendi. Al momento si registrano 4 vittime, ma proseguono le operazioni di spegnimento dei vigili del fuoco e delle autorità turche. Si cercano la cause, e non si esclude la mano di piromani. Si pensa a un’azione di potesta del Pkk curdo come protesta nei confronti del presidente Erdogan.

Incendi in Turchia: 4 le vittime dei roghi

La Turchia da oltre 72 ore è dilaniata dalle fiamme degli incendi. Dallo scorso mercoledì 27 luglio 2021, infatti, le forze di emergenza stanno combattendo contro le fiamme divampata nelle foreste del Paese.

Attualmente sono attivi ancora 10 roghi, di cui ben 3 nella regione turistica dell’Antalya, come ribadito anche sui social da Bekir Pakdmirli, il ministro dell’Agricoltura turco.

Incendi in Turchia, corsa contro il tempo

Si registrano nelle ultime ore 4 vittime, ma la situazione potrebbe aggravarsi nelle prossime, dato che si attende un aumento vertigonoso delle temperature che potranno raggiungere 40 gradi, alimentando ancora di più le fiamme dei roghi in tutto il Paese.

Dei 98 incendi, 88 attualmente sono sotto controllo. Secondo i primi rilevamenti, i roghi sono scoppiati lungo la costa meditteranea, dove purtroppoi forti venti hanno reso complicato il lavoro di spegnimento delle forze di emergenza nelle ultime ore. In molte regioni i turisti sono stati evacuati dagli he trasferiti via mare.

Incendi in Turchia, cause ancora incerte

Il governo ha disposto 9 droni, mille veicoli, 45 elicotteri e 5 aerei per spegnere con efficacia gli incendi. Rimangono pochi roghi da estinguere, ma ora ci si chiede quali siano le cause di questi improvvisi incendi.

In queste zone del Mediterraneo secche e calde dove si possono registrare anche 40 gradi all’ombra e e venti forti che raggiungono i 50 km/h, non è impossibile che si possano generare fenomeni di roghi, ma dall’altra parte non si esluce neanche l’ipotesi della mano dell’uomo, e quindi atti di piromani.

C’è quondi chi parla di incendi dolosi e chi di colposi, e il movente sarebbe il malcontento nei confronti del governo e del presidente Erdogan. Si vocifera di azioni di protesta estreme da parte dei secessionisti curdi del Pkk, ma al momento non si sono prove a sostegno di questa tesi.