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Infarto, le "spie d'allarme" per prevenirlo: lo studio

Prevenire infarto studio

Il 50% delle persone colpite da un infarto potrebbe manifestare una "spia d'allarme" 24 ore prima. A dimostrarlo uno studio dello Smidt Heart Institute, in California.

Prevenire un infarto potrebbe essere possibile. Questo è ciò che ha evidenziato uno studio effettuato dai ricercatori dello Smidt Heart Institute di Cedars-Sinai, in California. Da questa analisi che è stata pubblicata sul “Lancelot Digital Health” – si legge da Adnkronos – è emerso che circa la metà delle persone che viene colpita da un infarto, accusa nelle 24 ore precedenti un sintomo che sarebbe diverso tra donne e uomini. Per le prime il “campanello d’allarme” sarebbe l’assenza di respiro. Diversamente per i secondi sarebbe il dolore al petto.

Prevenire un infarto: lo studio statunitense

Il direttore del Centro per la prevenzione dell’arresto cardiaco dello Smidt Heart Institute, Harpriya Chugh ha spiegato che “Sfruttare i sintomi premonitori per eseguire un triage efficace per coloro che chiamano un’ambulanza o un servizio sanitario di emergenza potrebbe portare a un intervento precoce e alla prevenzione di morte imminente”. Da qui l’importanza di questo studio che potrebbe essere centrale per la realizzazione di “nuovo paradigma per la prevenzione della morte cardiaca improvvisa”.

Le basi dello studio

Lo studio ha poggiato le sue basi su dati che arrivano a loro volta da altri due precedenti studi, vale a dire il “Presto (Previsione di morte improvvisa nelle comunità multietniche) e il Suds (Studio sulla morte improvvisa e inaspettata). I ricercatori – si legge ancora – hanno spiegato a tale proposito: “Lo studio ha messo a confronto i sintomi individuali e l’insieme di sintomi prima dell’arresto cardiaco improvviso, confrontandoli con i pazienti di controllo che avevano anch’essi richiesto cure mediche di emergenza. I risultati hanno fornito informazioni di importanza inestimabile che aprono la strada a ulteriori studi prospettici in cui verranno combinati tutti i sintomi con altre caratteristiche”.