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Istat: nel 2022, il 24,4% della popolazione a rischio di povertà o esclusione sociale. Risulta però una riduzione significativa della popolazione in condizione di grave deprivazione materiale e sociale
Istat, rischio povertà 2022 stabile
L’ultimo report pubblicato dall’Istat il 14 giugno, rivela più elementi da prendere in considerazione.
Come si evidenzia nella nota diffusa dall’Istituto di Statistica infatti, se nel 2022 poco meno di un quarto della popolazione (24,4%) risulta a rischio di povertà o esclusione sociale, (quasi come nel 2021 con una percentuale del 25,2%), grazie alla ripresa dell’economia, si riduce significativamente la popolazione in condizione di grave deprivazione materiale e sociale (4,5% rispetto al 5,9% del 2021).
Segnali di miglioramento per i casi di estrema povertà
Complessivamente dunque, l’analisi dell’Istat rivela una situazione in cui il rischio di povertà e l’esclusione sociale non sono diminuiti in modo significativo rispetto all’anno precedente, ma ci sono segnali di miglioramento per coloro che si trovano in una situazione di estrema povertà, grazie alla ripresa economica post-covid
Aumento del reddito medio ma persistono disuguaglianze
Il reddito medio delle famiglie in Italia è aumentato, sia in termini nominali (+3%) che in termini reali (+1%), anche se le disuguaglianze di reddito persistono: nel 2021 infatti, il reddito totale delle famiglie più abbienti è risultato essere 5,6 volte superiore a quello delle famiglie più povere. Un dato sostanzialmente stabile rispetto al dato del 2020 e che, da quanto riferisce l’Istat, sarebbe stato più alto (6,4) in assenza di interventi di sostegno alle famiglie.