Giampiero Casoni La lettera di Papa Francesco al Patriarca Kirill II ha un passaggio che è snodo etico e politico, quello di “porre fine al buio della guerra”. Il pontefice di Roma l’ha inviata al prelato russo in occasione della Pasqua ortodossa. E in quello scritto c’è un passaggio cruciale: “Il passaggio dalla morte alla nuova vita in Cristo diventi una realtà per il popolo ucraino, desideroso di una nuova alba che porrà fine all’oscurità della guerra”.
La lettera di Papa Francesco al Patriarca Kirill
Ecco l’esordio del Pontefice: “Caro fratello! Possa lo Spirito Santo trasformare i nostri cuori e renderci veri operatori di pace, specialmente per l’Ucraina dilaniata dalla guerra, affinché il grande passaggio pasquale dalla morte alla nuova vita in Cristo diventi una realtà per il popolo ucraino, desideroso di una nuova alba che porrà fine all’oscurità della guerra”. Alcune chiese cattoliche e ortodosse hanno celebrato la Pasqua domenica 24 aprile, secondo il calendario giuliano. Francesco ha spiegato che “sentiamo tutto il peso della sofferenza della nostra famiglia umana, schiacciata dalla violenza, dalla guerra e da tante ingiustizie”.
“Entrare tutti nel regno della pace”
“Nonostante questo guarderemo ancora con cuore grato che il Signore ha preso su di Sé tutto il male e tutto il dolore del nostro mondo”. L’invito è a pregare gli uni per gli altri “per portare una testimonianza credibile del messaggio evangelico di Cristo risorto e della Chiesa come sacramento universale di salvezza, affinché tutti entrino nel regno della giustizia, della pace e della gioia nel Spirito Santo”.
