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La Polonia espelle 45 diplomatici russi e li accusa di spionaggio

Il portavoce del controspionaggio polacco Zaryn

La Polonia espelle 45 diplomatici russi, Andreev non figura nell’elenco e non è formalmente accusato di attività pericolose per la sicurezza di Varsavia

Decisione drastica della Polonia che espelle 45 diplomatici russi e li accusa di spionaggio con una durissima nota del portavoce dei servizi di Varsavia Stanislaw Zaryn: “Diplomatici aggressivi”. Il ministero degli Esteri polacco ha comunicato all’ambasciatore russo a Varsavia Sergey Andreev di aver formalizzato la richiesta di espulsione di 45 diplomatici. E la motivazione è netta: le loro non sono attività conformi con la Convenzione di Vienna. Per questo motivo preciso e grave i 45 diplomatici sono accusati dai servizi polacchi di spionaggio. 

La Polonia espelle 45 diplomatici russi 

Attenzione: l’ambasciatore della Russia Andreev non figura nell’elenco e non è formalmente accusato di attività spionistiche, quindi potrà restare. Tuttavia il diplomatico ha spiegato citato dall’agenzia Tass: “Formalmente le relazioni diplomatiche sono mantenute. Ci sono le ambasciate, ci sono gli ambasciatori”. Fonti ufficiali del Cremlino hanno invece citato una immediata convocazione dell’ambasciatore polacco a Mosca, avvenuta in realtà già nel pomeriggio di martedì 22 marzo, per chiedere chiarimenti sulla vicenda. 

Stanislaw Zaryn e le accuse ai russi

Il diplomatico è stato convocato presso il ministero degli Affari esteri per analizzare la situazione e sono attese novità in queste ore, lo conferma il portavoce del governo Piotr Muller. Il portavoce del controspionaggio polacco Stanislaw Zaryn ha sottolineato che “i servizi segreti russi stanno portando avanti con forza l’offensiva e agiscono in modo aggressivo contro la Polonia”.