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Leggings, fuseaux e pantacollant: differenze

leggings, fuseaux e pantacollant

Leggings, fuseaux e pantacollant, pensate di saperli distinguere? Ecco le differenze tra i tre capi d'abbigliamento.

Sono di gran moda già da qualche anno. Sia per l’inverno che per le mezze stagioni, leggings, fuseaux e pantacollant, da indossare con un tank top o con un vestito più lungo, spopolano ovunque. Sono estremamente versatili, comodi e si possono usare per giocare, ogni giorno, con stili diversi e per diverse occasioni. Ma quali sono le differenze tra i tre capi, leggings, fuseaux e pantacollant? Ecco una breve guida per orientarsi.

Leggings, fuseaux e pantacollant

I tre termini, leggings, fuseaux e pantacollant, vengono spesso confusi sebbene esistano sottili differenze che li contraddistinguono. Nell’ultimo periodo pare che i tre capi siano interscambiabili. In realtà, secondo i dettami della moda, è bene conoscerne le caratteristiche proprie. Ma quali sono queste differenza?

I leggings

Col termine inglese leggings, che in Italia definiamo erroneamente “pantacollant” o “pantacalze”, si indica comunemente un indumento molto aderente usato a mo’ di pantaloni. I leggings non hanno niente a che vedere con i gambali né con i collant, non si tratta neppure di semplice biancheria intima come calze o calzamaglie. Il leggings è, dunque, un tipo distinto di indumento avente sì la forma di pantalone ma molto più attillato, in grado di seguire le forme e le curve del proprio corpo, in particolare del sedere, delle cosce e gambe. I leggings originali non arrivano fino alla caviglia ma, di solito, si fermano al polpaccio.

Come indossarli

Chi ha un fisico da top model può permettersi di indossare i leggings anche con una maglietta o con un vestitino corto. Si adattano ad ogni tipo di occasione a seconda di come vengono abbinati. Sono perfetti per il lavoro, per il tempo libero, per praticare fitness e per andare a correre. Se si sanno portare, possono essere indossati a anche in situazioni più eleganti, per smorzare il tono formale di un abito e conferire un tocco giovane.

La storia dei leggings

I leggings erano usati dai soldati fino alla seconda guerra mondiale come indumento da portare sotto i pantaloni. Chi lo avrebbe pensato che la moda li avrebbe rivalutati e sarebbero divenuti un vero e proprio capo glamour? È solo a partire dagli anni ’70 che sulle passerelle si iniziano a vedere sfilare i leggings. Si ispiravano ai pantaloni Capri proposti da Emilio Pucci ma differivano perché molto più aderenti e senza piede. La prima a proporli fu la stilista Patricia Field. È negli anni ’80, però, il vero boom dei leggings. Li indossa la pop star Madonna nel film “Cercasi Susan disperatamente”, facendoli diventare un capo cult. Sulle passerelle parigine ed italiane iniziano a comparirne di ogni colore. Solitamente, i leggings sono in elastam o in fibre tessili miste di nylon, cotone o poliestere. Negli ultimi tempi, si sono diffusi sul mercato anche leggings realizzati in lana o seta, da abbinare con un vestito elegante o un tank top, in fantasia o tinta unita.

I pantacollant

I pantacollant o pantacalze sono i comuni collant di consistenza più fitta. Possono essere considerati, dunque, un vero e proprio indumento di biancheria intima che copre, a differenza dei leggings, anche il piede e le caviglie. La loro finalità è quella di esaltare la forma di gambe e caviglie, specie se si indossa un sandalo aperto. Nel 1959 Allen Grant diede origine ai pantacollant in nylon o “pantyhose” che richiamavano alla mente le calzamaglie utilizzate nel Medioevo ed in epoca rinascimentale, principalmente dagli uomini.

Tipi di pantacollant

I pantacollant hanno un “gusset“, una specie di mutandina che serve per rendere superfluo l’utilizzo del reggicalze e della giarrettiera. Sono una sorta di “seconda pelle”, traspiranti e coprenti. In commercio, se ne trovano diversi tipi anche di materiali differenti. Da quelli a rete a fili più o meno spessi (rete larghissima, larga, media, micro), a quelli con diverso grado di denari. Esistono i pantacollant in pizzo, velati, con un riga sul retro della gamba, colorati e di fantasie differenti.

I fuseux

I fuseaux differiscono sia dai leggings che dai pantacollant in quanto sono un indumento simile al pantalone elasticizzato. Terminano con un elastico (ghetta) che gira sotto al piede e tiene in tensione il pantalone elasticizzato sulla gamba. Divennero molto celebri negli anni ’60, quando lo stilista italiano Emilio Pucci fece sfilare in passerella una linea di fuseaux di seta in fantasia con dei passanti da agganciare alla pianta del piede. Anche la star Audrey Hepburn indossa i fuseaux in seta di Pucci in molti dei suoi film. Con l’avvento della microfibra e dei tessuti elasticizzati, i fuseaux cominciarono ad essere prodotti in materiali quali nylon, elastam e poliestere. Negli anni ’80 e ’90 erano utilizzati dalle dive hollywoodiane con stivali texani o tronchetti. Sebbene siano stati rimpiazzati dai leggings, si vocifera di un loro imminente ritorno sulle scene.