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Marco Baruffaldi, dal bullismo al duetto con J-Ax

Marco Baruffaldi e J-Ax contro il bullismo

Intervista a Marco Baruffaldi, il rapper 23enne affetto da sindrome di Down che ha duettato a sorpresa con J-Ax a Si tu que vales.

“Sono Marco, ho 23 anni. Ho la sindrome di Down e fiero di averla! Tutti i giorni scendo in campo e combatto contro i bulli“. Così si presenta sul proprio profilo Instagram Marco Baruffaldi, in arte S.Baruffa. Il giovane rapper è diventato una celebrità sulla rete dopo aver duettato, a sorpresa, con J-Ax durante la puntata di Si tu que vales. Il video della loro esibizione sulle note di Siamo diversi tra noi, scritta da Marco, ha superato in un solo giorno le 60 mila condivisioni e i 3 milioni di visualizzazioni su Facebook. Notizie.it ha contattato il giovane rapper per conoscere la sua storia.

Marco e Ax a Si tu que vales

Vittima di bullismo

“Sul palco con J-Ax ero emozionato, non sapevo cosa dire. Mi hanno tolto le parole”, racconta Marco in esclusiva a Notizie.it. Un’emozione che prova solo chi ha l’opportunità di trovarsi faccia a faccia con quello che è “il mio idolo, da sempre. Mi piace tutto di lui, lo ammiro come persona”. Non è un caso se J-Ax ha scelto di esibirsi proprio sulle note di una canzone che parla di bullismo. “Dietro il mio sorriso la mia sicurezza e i tatuaggi c’è ancora quel bambino che a scuola prendeva calci“, ha scritto il rapper sui social. Atti di discriminazione simili a quelli che anche Marco ha dovuto subire.

“La canzone è nata dall’esperienza che ho avuto come vittima di bullismo“. Marco ricorda quando “all’asilo mi hanno tirato un calcio in mezzo alla fronte. Poi il problema si è ripresentato alle medie, dalla prima alla seconda. Sono stato preso di mira sia da un ragazzino sia da un’insegnante di sostegno. Non potevo fare niente, la paura mi aveva bloccato. Ma se tornassi indietro, non avrei paura”. Non nasconde un certo desiderio di rivalsa su chi in passato lo ha tormentato. “Ma non posso farlo, perché devo essere il portavoce di tutti in questa battaglia”.

A tutti coloro che si trovano nella sua situazione, Marco consiglia di “parlarne con tutti: genitori, insegnanti, presidi. E se non vi ascoltano, andate in caserma dai Carabinieri a denunciare i fatti. Loro vi ascolteranno di sicuro”.

Marco Baruffaldi

La campagna contro il bullismo

Marco non è più un 12enne spaventato e oggi il suo volto è il simbolo di una campagna contro il bullismo e il cyberbullismo, con particolare attenzione al luogo dove spesso i ragazzi si accaniscono contro chi è considerato diverso: la scuola. Il giovane rapper si sposta di istituto in istituto per raccontare la sua storia. Dopo un incontro davanti agli studenti di Barletta, il sindaco del Comune pugliese gli ha consegnato le chiavi della città. Il 22 dicembre Marco sarà in diretta su Rai 1, ospite della Fondazione Telethon.

Niente di tutto ciò sarebbe possibile senza il sostegno della sua famiglia, in particolare del padre. “Sono fortunato perché mio papà mi spiega le cose e, anche se a volte litighiamo, abbiamo sempre un rapporto molto stretto, ci capiamo”. Un legame diventato ancora più forte dopo la morte della madre: “Ci facciamo forza l’un l’altro”.

Rapper con sindrome di down

L’amore per la musica

La musica è la sua grande passione fin da quando, all’età di tre anni, ha cominciato a cimentarsi con le canzoni di Vasco Rossi. Ancora oggi l’autore di Vita spericolata rimane uno dei suoi modelli di riferimento e Marco spera di poter duettare anche con lui, un giorno. Tra i suoi idoli in ambito rap, accanto a J-Ax, compaiono anche Fedez e Fred De Palma. Proprio quest’ultimo ha voluto mandare un saluto al giovane cantante, con un video inviatogli da un amico comune. “Di Fred mi piace soprattutto la ritmica delle parole nelle sue canzoni. E poi secondo me è un pezzo di pane“, dice sicuro. Oltre al microfono, però, Marco ama usare anche le bacchette per esprimersi. Da un anno e mezzo suona la batteria e il suo sogno è “diventare un batterista in un gruppo rock“.