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Simona Ventura in tribunale per evasione fiscale: "Non ho colpe"

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Simona Ventura ha rilasciato una dichiarazione spontanea difronte ai giudici nel processo che la vede sotto accusa per evasione fiscale.

Simona Ventura ha rilasciato una dichiarazione spontanea in tribunale rispondendo all’accusa di evasione fiscale per un valore di oltre 500mila euro e il reato di dichiarazione infedele di redditi.

Simona Ventura: l’evasione fiscale

Con una dichiarazione spontanea in tribunale Simona Ventura si è difesa dall’accusa di evasione fiscale che la vede al centro di un processo per il periodo intercorso dal 2012 al 2015: secondo l’accusa la conduttrice avrebbe fatto confluire parte dei suoi ricavi nei costi di una società terza. In tribunale la conduttrice ha affermato di non essersi mai curata personalmente degli aspetti tributari, per cui si sarebbe sempre affidata invece a dei professionisti di fiducia. “Sono 34 anni che lavoro nel mondo dello spettacolo e non mi sono mai interessata di aspetti tributari”, ha affermato, e ha aggiunto: “Anche per me è una vergogna, non ho nessuna colpa”. La conduttrice avrebbe anche asserito di aver sempre pagato correttamente le tasse e che in questo specifico caso avrebbe provato anche a pagare il pregresso con un accertamento “tombale”.

Le spese sarebbero state però troppo onerose, e la conduttrice sarebbe arrivata persino ad indebitarsi per cercare di sanare il debito. La prossima udienza si svolgerà il 3 marzo 2021 e per il momento la difesa sembra intenzionata a sostenere che alla conduttrice non può essere contestato il reato di evasione fiscale perché non sarebbe presente il dolo da parte sua. Come finirà la vicenda? In passato molti altri vip sono finiti davanti ai giudici per questioni simili: tra loro anche Cristina Chiabotto, Gianna Nannini e Tiziano Ferro.