Jacopo Bongini Continuano a emergere nuove preoccupazioni politiche in merito alle polemiche sulla presenza del pubblico al prossimo Festival di Sanremo. A seguito delle minacce del presentatore Amadeus di lasciare la direzione artistica del festival gli amministratori locali stanno mostrando evidenti timori per un eventuale annullamento della kermesse canora, che rischierebbe di portare al default il comune della riviera ligure per i mancati introiti di quei giorni.
Sanremo, il sindaco: “Comune a rischio default”
Sul tema di un possibile rinvio del festival al prossimo anno è intervenuto lo stesso sindaco di Sanremo Alberto Biancheri, che ha dichiarato: “La mancata realizzazione del Festival e la reiterata chiusura del Casinò, dopo un 2020 economicamente devastante, porterebbe un minor introito alle casse comunali tale da portare il Comune al default, richiedendo l’intervento prefettizio sulla gestione ordinaria. […] L’eventuale annullamento avrebbe gravi ripercussioni sugli alberghi, con molti già provati da un anno di crisi”.
Nelle ultime ore si è fatta sempre concreta la possibilità che al prossimo Sanremo non vi sia il pubblico in sala, nemmeno tramite figuranti pagati, nel rispetto delle norme di sicurezza anti coronavirus. Una presa di posizione sostenuta soprattutto dal ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, che sui social ha commentato: “Il Teatro Ariston di Sanremo è un teatro come tutti gli altri e quindi, come ha chiarito ieri il ministro Roberto Speranza, il pubblico, pagante, gratuito o di figuranti, potrà tornare solo quando le norme lo consentiranno per tutti i teatri e cinema. Speriamo il prima possibile”.
