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Liliana Resinovich, il fratello: “Uccisa da un parente per motivi economici”

Liliana Resinovich

Il fratello di Liliana Resinovich e il memoriale bomba sul tavolo del sostituto Chergia per cui sua sorella stata uccisa da "un parente"

Sergio, il fratello di Liliana Resinovich, lo avrebbe messo nero su bianco in uno scritto inviato alla Procura a mezzo pec: “Mia sorella è stata uccisa da un parente per motivi economici”. Il sunto sul contenuto dello scritto di Sergio Resinovich sarebbe questo. 

Liliana uccisa da un parente: Sergio Resinovich lo ha scritto nella memoria inviata alla Procura

E sarebbe contenuto nello scritto che pochi giorni fa il fratello della donna di 63 anni scomparsa a fine 2021 e ritrovata cadavere in un parco di Trieste il 5 gennaio aveva inviato agli inquirenti. Lo scopo di Sergio è sconfessare la “tesi” del suicidio di sua sorella, che invece a suo dire sarebbe vittima di un omicidio di cui l’uomo ha perfino indicato il movente

Il sostituto Chergia e quella lettera che indirizza le indagini con movente e perfino autore del presunto omicidio

Il documento di Sergio Resinovich è all’attenzione del Sostituto Procuratore della Repubblica Maddalena Chergia, titolare dell’inchiesta. E c’è di più: Sergio, che in alcune recenti interviste aveva detto che il marito di Liliana, Sebastiano Visintin “c’entrava qualcosa”, ha anche indicato in quello scritto chi per lui è l’autore del delitto, non Visintin, ma una persona pare molto vicina a lui o da lui conosciuta. 

Chi avrebbe ucciso Liliana le aveva chiesto soldi che non aveva ricevuto

E il movente? Alla base del femminicidio vi sarebbero motivi economici perché il presunto attore del crimine aveva chiesto un aiuto in denaro a Liliana che non era arrivato. L’ipotesi di Sergio collima, almeno sulla parte che sconfessa il suicidio ed accredita il crimine commesso da terza persona, la lettera di un amico di Liliana, Claudio Sterpin. Sulla vicenda vige il massimo riserbo e il solo passo procedurale ufficiale è quello con cui la Procura ha dato il via libera alla sepoltura ma dopo gli step finali dell’esame autoptico, soprattutto quelli tossicologici. Eliminata la possibilità che Liliana si sia intorpidita da sola con eventuali farmaci e l’abbia fatta finita, gli spazi di manovra procedurali per procedere per omicidio saranno definiti.