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Lino Banfi contro il sindaco che vieta il pallone in piazza: "Ribellatevi"

Banfi sindaco vieta pallone

Lino Banfi contro il sindaco che vieta il pallone in piazza: l'attore pronto ad andare a Melendugno per unirsi alla protesta dei bambini.

Lino Banfi si è scagliato contro il sindaco di Melendugno, in provincia di Lecce, che ha vietato il gioco del pallone in piazza. L’attore si è schierato dalla parte dei bambini e ha sottolineato che, se necessario, è disposto a recarsi in città. 

Lino Banfi contro il sindaco che vieta il pallone in piazza

Qualche giorno fa, il sindaco di Melendugno, paese in provincia di Lecce, ha vietato il gioco del pallone in piazza. L’uomo, all’anagrafe Maurizio Cisternino, ha preso questa decisione per preservare l’incolumità dei bambini e degli abitanti. La notizia ha fatto il giro d’Italia e i piccoli cittadini del paesino pugliese si sono ribellati alla nuova regola del primo cittadino. I bimbi hanno fatto un sit in, con tanto di striscione con la scritta “Criticate tanto la nostra generazione ma ci avete tolto il pallone“. Dalla parte dei minori anche Lino Banfi, che ha dichiarato di essere pronto per scendere in piazza con loro. 

Le parole di Lino Banfi

Banfi ha dichiarato: 

“Sto assolutamente dalla parte dei bambini che si sono ribellati. Se serve vado in Salento e li alleno io. Il sindaco ha sbagliato. I più piccoli devono poter essere liberi di giocare per strada, in sicurezza. Loro e delle altre persone. Io da sempre sostengo e promuovo l’importanza del gioco, dell’allegria. Della spensieratezza. Se però impediamo ai più piccoli di giocare come vogliono, come possiamo pensare che crescano felici?”. 

Lino, protagonista del film cult L’allenatore nel pallone, non poteva che essere d’accordo con i bambini. 

La posizione del sindaco di Melendugno

In tutto ciò, il sindaco di Melendugno continua ad essere convinto della decisione che ha preso. Maurizio Cisternino ha dichiarato:

“La piazza è fatta per passeggiare e si deve pensare a questo luogo come a un ritrovo, non si possono fare partite a pallone o pallavolo, perché è molto pericoloso. Passano macchine e ogni momento potrebbe succedere qualche tragedia, tuttavia noi come amministrazione ci stiamo muovendo per trovare una soluzione ai ragazzi che capisco abbiano voglia di giocare”.