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Manovra rinviata in commissione per scostamenti al 2020

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La manovra appena giunta in aula è stata rinviata in commissione bilancio a causa di punti legati alle coperture per il 2020.

Manovra, a causa di punti inerenti alle coperture per il 2020, questa, che è appena approdata in Aula, sta per essere rinviata in commissione Bilancio. Il 2020 è l’anno per il quale sono stati riscontrati diversi scostamenti. Invece, non sono stati riscontrati problemi per il gli anni 2018 e 2019. Inoltre, sono anche necessarie diverse correzioni formali alla delega, che è contenuta nelle misure relative alle assunzioni delle forze di polizia. Infatti a Montecitorio non è permessa dal regolamento.

Manovra rinvio

La Manovra, che è ppena approdata in Aula, verrà quindi rinviata in commissione Bilancio. I motivi che hanno portato a ciò sono due. La prima causa riguarda delle questioni che sono attorno alle coperture per il 2020. In quest’anno sono stati rinvenuti parecchi scostamenti. Per quanto riguarda i due anni prima (2018 e 2019), invece non è stato registrato nessun problema. L’altra causa invece si ritrova nella necessità di apportare alla delega alcune correzioni formali. Questa è contenuta nelle misure relative alle assunzioni degli agenti di polizia. Questo non è permesso secondo il regolamento di Montecitorio.

La commissione aveva ieri anche deciso di votare il mandato al relatore Francesco Boccia, esponente del Pd, a riferire favorevolmente all’Aula. Era slittata così ad oggi, nel frattempo, la discussione generale in Aula.

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Bolkenstein

È stata rinviata al 2020 l’applicazione della direttiva Bolkenstein per quanto riguarda il commercio ambulante. È quanto ha previsto un emendamento alla manovra che è stato approvato dalla Commissione, e che proroga le concessioni in essere. Nella norma si legge che “il termine delle concessioni in essere alla data di entrata in vigore della presente disposizione e con scadenza anteriore al 31 dicembre è prorogato fino a tale data”. Sono state prorogate di 365 giorni anche le concessioni per le spiagge.

Fino ad oggi, le licenze di questo tipo erano ereditate di padre in figlio, attraverso diversi stratagemmi societari, oppure vendute dal titolare originale nell’ambito di una sorta di mercato nero. Oppure, ancora, venivano anche affittate da chi riesce a ottenerne più di una. Quando la Bolkenstein entrerà in vigore, tutto questo non sarà più possibile. A quel punto, chiunque vorrà commerciare sulle strade pubbliche, in zone demaniali nelle vicinanze di monumenti o nel centro storico potrà esercitare la professione per 7 o 12 anni al massimo. I seguito, la licenza scadrà.

La Bilkenstein aveva scatenato proteste in quasi tutte le piazze del nostro Paese. A Roma circa otto bancarelle su 10 erano presenti con licenze irregolari. Gli ‘scontri’ sono avvenuti non solo con gli ambulanti che da sempre hanno chiesto al governo di escludere completamente la loro categoria dall’obbligo di messa al bando delle concessioni.

Firme partiti non presenti

È stato dato il via libera anche a favore dell’emendamento alla manovra, presentato dal Pd, finalizzato a diminuire di un quarto l’obbligo della raccolta delle firme per i partiti che non sono presenti in Parlamento. Secondo la riformulazione della misura, è ammessa la presenza di osservatori internazionali dell’Osce negli uffici elettorali di sezione, in occasione di consultazioni referendarie oppure elettorali.