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Sanremo 2022, Lettera al di là del mare di Massimo Ranieri: testo e significato

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Sanremo 2022, Lettera al di là del mare: testo e significato del brano di di Massimo Ranieri.

Dopo 25 anni dalla sua ultima apparizione come Big in gara, Massimo Ranieri si presenta al Festival di Sanremo 2022 con il brano Lettera al di là del mare. Una canzone emozionante, che invita a non perdere mai di vista l’orizzonte: scopriamo il testo e il significato. 

Massimo Ranieri a Sanremo 2022 con Lettera al di là del mare 

Massimo Ranieri torna in gara al Festival di Sanremo 2022 dopo ben 25 anni dalla sua ultima partecipazione. Il cantante, per l’importante occasione, porta sul palco dell’Ariston il brano Lettera al di là del mare, scritto per lui da Fabio Ilacqua. Una canzone dal significato profondo, che induce a riflessioni

Massimo Ranieri, Lettera al di là del mare: il testo 

La notte non finisce mai

L’America… lontana

Di là dal mare.

Dove piove fortuna, dov’è libertà

E l’acqua è più pura di un canto.

Ed è silenzio tra due sponde

La terra un sogno altrove.

Ma in un punto del viaggio la pioggia cadrà

Su ogni paura ed oltraggio.

Amore vedi così buio è

Questo mare

Troppo grande per

Non tremare.

E poi si sta

Col fiato a metà

E tutti tacciono e tanti pregano

Se il Signore vorrà…

E il passo perde il tempo

E niente sembra vero

Mai nessun temporale lavare potrà

Le nostre ferite dal sale

Amore vedi così buio è

Questo mare

Troppo grande per

Non tremare

Quasi giorno ormai

Poi il tempo si ferma

Qualcuno grida terra, terra, terra!

Amore vedi così buio è

Questo mare

È ferita che non scompare.

Dove va Il tempo chissà

E gli occhi tacciono

Ma a notte sognano

Il motore che va.

Massimo Ranieri, Lettera al di là del mare: il significato

Lettera al di là del mare di Massimo Ranieri racconta il viaggio in mare, quello della speranza. Anche si il mare è “così buio“, non bisogna mai perdere di vista l’orizzonte. “Questo mare, È ferita che non scompare. (…) E gli occhi tacciono, Ma a notte sognano“, canta il cantautore napoletano.