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Giorgia Meloni incontrerà il premier Draghi: "Basta limiti alla libertà"

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Incontro Meloni Draghi: la leader di FdI affronterà diversi temi, dal blocco dei licenziamenti alle limitazioni alla libertà personale

Giorgia Meloni sempre più presente nella scena politica: Fratelli D’Italia secondo partito nei sondaggi a fianco del Pd, sui social crescono i consensi e le vendite del libro vanno a gonfie vele. E la leader di FdI giovedì incontrerà il premier Draghi.

Incontro Meloni Draghi giovedì

“Gli avevo chiesto incontri periodici e cadenzati anche con l’opposizione, perché riteniamo di poter dare il nostro contributo. Apprezzo che Draghi ci abbia ascoltato“. Così Giorgia Meloni commenta al Corriere l’incontro che si terrà il 3 giugno con il premier Draghi. La Meloni ha già ben chiaro di cosa parlerà con il presidente del Consiglio: “Solleverò il tema delle limitazioni della libertà personale che non può più essere sottaciuto, insisterò perché si acceleri quanto più possibile sulle riaperture interrompendo la continuità di azione -su questo piano- con il governo Conte”.

Incontro Meloni Draghi, il tema del blocco dei licenziamenti

Giorgia Meloni, intervistata dal Corriere, ha espresso la sua opinione anche sul tema del blocco dei licenziamenti, per cui Salvini e Letta chiedono garanzie. “Purtroppo non basta bloccare i licenziamenti per salvare posti di lavoro, bastasse un editto del governo sarebbe tutto più facile -commenta la leader di FdI-. Il vero problema da affrontare è che il 40% delle aziende rischia la chiusura, con il risultato che milioni di italiani finirebbero per strada in ogni caso”. Per Giorgia Meloni un’alternativa c’è. “Bisogna concentrarsi sula tenuta delle imprese, sulla loro continuità. Per paradosso, imponendo il blocco dei licenziamenti si favoriscono i più spregiudicati, quelli che non si fanno scrupolo a chiudere l’attività, licenziando tutti e magari non pagando tasse e fornitori, per poi riaprire una nuova attività con una diversa ragione sociale -commenta-. Dovremmo invece aiutare gli imprenditori che assicurano la continuità di impresa. Noi abbiamo proposto per esempio l’unificazione degli anni fiscali 2020-21 per pagare le tasse giuste nel 2022, e un regime fiscale di favore per chi resiste e mantiene i livelli occupazionali.

Incontro Meloni Draghi: “Parleremo di temi trascurati”

Con il premier la leader di FdI tratterà diversi temi. “Porteremo a Draghi temi trascurati, ne cito solo due: possibile che con situazioni disastrose come quelle della rete infrastrutturale, i Benetton possano scaricare i loro debiti miliardari sulla Cassa depositi e prestiti prima che tanti lavori siano messi in sicurezza? Possibile che non si possa almeno rimandare a fine pandemia l’entrata in vigore del nuovo regolamento dell’agenzia bancaria europea per cui, con un minimo di scoperto, un cittadino o una impresa possono vedersi precluso l’accesso al credito? Sono tante le cose da fare”.

Incontro Meloni Draghi: “Senza noi si perde”

Sull’asse con FI e una federazione a cui starebbe pensando Matteo Salvini, la Meloni si dice tranquilla. “Personalmente non ho velleità di fusione, credo l’esperienza del Pdl abbia dimostrato quanto sia difficile quel percorso. Ma escludo che una eventuale federazione o unione tra Lega e FI possa nascere per isolare FdI, perché senza di noi si perde, lo dicono i numeri. Semmai, un maggior coordinamento delle forze del centrodestra di governo serve per opporsi all’aggressività della sinistra. Sul partito di Brugnaro, considero naturale che la politica si adatti alla realtà del momento. Io ho fondato un partito che va bene, la diversità è ricchezza, non è un problema se ne nascono altri. L’importante è sapere per fare cosa”.

Incontro Meloni Draghi, la leader di FdI sulle elezioni

Sulle elezioni comunali la leader di Fratelli d’Italia ha un solo obiettivo: vincere. “Quello che voglio io è vincere, non partecipare, non piantare bandierine. Spero che tutti vogliano la stessa cosa”. E su Micchetti a Roma: “Ci sono diversi nomi sul tavolo, ma confesso che il nervosismo della sinistra su Michetti mi ha colpito. Evidentemente si rendono conto che è più attrezzato dei loro numerosi e divisi candidati. Lui è quello che i sindaci chiamano per risolvere i problemi dei sindaci. Come in Pulp Fiction, è il Mr Wolf dei sindaci, con però anche un gran carico di empatia…”.