Paola Marras Una donna di 52 anni avrebbe tentato di uccidere un collega di lavoro iniettando all’interno della sua bottiglietta d’acqua dell’acido cloridrico. Prima di tale gesto, la donna avrebbe perseguitato lui ed un’altra collega 35enne con telefonate anonime e atti vandalici. Arrestata, la 52enne si dichiara innocente.
Acido cloridrico nell’acqua
Arrestata dai carabinieri di San Donato Milanese, comune a Sud di Milano, una donna di 52 anni. Contro di lei l’accusa di atti persecutori nei confronti di due colleghi di lavoro e tentato omicidio. Stando alle prime ricostruzioni, la donna avrebbe iniettato all’interno di una bottiglietta d’acqua dell’acido cloridrico, uno dei liquidi più corrosivi esistenti. A bere l’acqua un suo collega di lavoro, che per fortuna prima di ingerire il liquido si è reso conto che nella bottiglia c’era qualcosa di strano. Appena avvertito il sapore acre, infatti, il 40enne ha sputato immediatamente l’acqua che aveva in bocca.
Una volta visitato, gli sono state diagnosticate bruciature da acido alla lingua e alle papille gustative, guaribili in pochi giorni. In poco tempo i militari sono riusciti ad individuare l’autore dell’aggressione con l’acido. Per motivi ancora da chiarire, la 52enne avrebbe infatti cominciato a perseguitare sia il 42enne che una collega di 35 anni. L’uomo aveva presentato già denuncia di stalking perché aveva ricevuto negli ultimi tempi diverse telefonate anonime. Simili telefonate erano giunte anche alla collega 35enne, che però ha denunciato anche di essere stata più volte pedinata e di aver trovato l’auto e dei muri esterni della propria abitazione imbrattati.
La 52enne si proclama innocente ma gli investigatori avrebbero trovato nella sua abitazione alcune bombolette spray. Inoltre, la donna avrebbe effettuato tramite il suo smartphone alcune ricerche riguardo alcuni dei principali acidi in commercio, tra cui solforico, muriatico e cloridrico. Trovata anche la siringa che potrebbe essere stata utilizzata per iniettare l’acido nella bottiglietta d’acqua.
