> > Migranti, 5000 euro per evitare il Cpr: la reazione delle opposizioni

Migranti, 5000 euro per evitare il Cpr: la reazione delle opposizioni

migranti

Un decreto del Ministero dell'Interno introduce una "garanzia finanziaria di 4.938 euro" che i richiedenti asilo dovrebbero versare per evitare la permanenza in un Cpr. Ecco la reazione delle forze politiche di opposizione.

Un decreto del Ministero dell’Interno introduce una “garanzia finanziaria di 4.938 euro” che i richiedenti asilo dovrebbero versare per evitare la permanenza in un Cpr. Ecco la reazione delle forze politiche di opposizione.

Migranti, 5000 euro per evitare il Cpr

Il Ministero dell’Interno ha introdotto una nuova disposizione in base alla quale viene richiesta una “garanzia finanziaria di 4.938 euro” che i richiedenti asilo dovrebbero versare per evitare la permanenza in un Centro di Permanenza per il Rimpatrio.

Nell’articolo 1 del decreto la garanzia finanziaria viene definita “idonea quando l’importo fissato è in grado di garantire allo straniero, per il periodo massimo di trattenimento, pari a quattro settimane (ventotto giorni), la disponibilità: a) di un alloggio adeguato, sul territorio nazionale; b) della somma occorrente al rimpatrio; c) di mezzi di sussistenza minimi necessari, a persona”.

La reazione delle opposizioni

Una decisione che ha scatenato la reazione delle forze di opposizione. A tal proposito Pierfrancesco Majorino, responsabile Politiche migratorie della segreteria nazionale del Pd, ha affermato: “La scelta di far pagare una sorta di cauzione per non essere rinchiuso in un Cpr è l’ennesima tappa di uno spettacolo indegno di un governo sconvolgentemente inadeguato. Un governo che si comporta da scafista“.

Per poi aggiungere: “Un governo che non investe, facendo tesoro delle parole del presidente Mattarella, sull’unica misura utile per evitare gli arrivi irregolari cioè su canali di accesso legali e sicuri. L’idea della cauzione è grave sul piano dei principi, determinando, perfino tra i migranti rimpatriabili, migranti di serie A e migranti di serie B e paradossale su quello degli effetti, perché il migrante da espellere inserito in reti illegali avrà più mezzi del migrante più marginalizzato e privo di tutto. Infine è una strada che insospettisce. Viene infatti il dubbio che il governo consapevole che quella dei Cpr sia una sorta di soluzione macabra destinata a una estrema minoranza di persone presenti, tenti già di correre ai ripari attraverso questo pericoloso pasticcio“.

Dello stesso avviso sembra essere Riccardo Magi, segretario di +Europa, che ha dichiarato: “La norma del governo che chiede ai richiedenti asilo di versare una somma di 5 mila euro per evitare di essere trattenuti all’interno dei Cpr è scafismo di Stato, una tangente discriminatoria, classista e disumana verso chi scappa da fame e guerre. Ci sarebbe da vergognarsi solo per averlo pensato. Ma c’è di peggio: questa norma è illegale in quanto la Corte di giustizia europea nel 2020 ha già sanzionato una misura analoga introdotta dall’Ungheria”.

Nicola Fratoianni, parlamentare di Alleanza Verdi Sinistra, dal suo canto ha commentato: “Cinquemila euro per il richiedente asilo che voglia evitare il centro di trattenimento. Non ce la fanno, è più forte di loro: anche la richiesta di asilo diventa una questione di censo”.