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Migranti, Merkel: dopo crollo Libia italiani lasciati soli

Merkel sui migranti

Angela Merkel interviene sul tema dei migranti e lo fa difendendo l'Italia. Ma Matteo Salvini rimane scettico: "Passi dalle parole ai fatti".

A 48 ore dall’insediamento di Matteo Salvini al Viminale, Angela Merkel commenta la situazione italiana riguardo i flussi migratori. “L’Italia si è sentita sola nell’accogliere così tanti migranti”, dice la cancelliera tedesca in un’intervista. Domani si discuterà infatti della riforma del regolamento di Dublino, ma alla riunione con gli altri ministri dell’Interno mancherà proprio il leader leghista. Il vicepremier deve votare la fiducia al governo Conte.

Salvini: no a riforma Dublino

Il primo atto politico di Matteo Salvini appena nominato ministro dell’Interno è stato quello di recarsi a Pozzallo (Ragusa). “La Sicilia non sarà più il campo profughi d’Europa” assicura il vicepremier. “L’Africa in Italia non ci sta. Non c’è casa e lavoro per gli italiani, figuriamoci per mezzo continente africano” rincara la dose il leader leghista. Salvini quindi punta il dito contro le Ong, definite “vice-scafisti”.

La linea è quella di aumentare le espulsioni, soprattutto dei migranti che arrivano dalla Tunisia. “È un Paese libero e democratico che non sta esportando gentiluomini, ma che spesso e volentieri esporta galeotti” afferma. L’idea del Viminale è quella di trasformare in CIE (centri di espulsione) i CARA (centri d’accoglienza per richiedenti asilo), in primis quello di Mineo. Inoltre, Salvini promette una indagine a 360 gradi per capire cosa si nasconde dietro l’arrivo di tanti minori. “Nessuno mi toglie dalla testa che c’è un business sui piccoli che puoi muoiono” dichiara.

“Ridurre gli sbarchi e aumentare i rimpatri, con centri di espulsione in ogni regione, accordi più forti con i Paesi d’origine e ricontrattazione in Europa del ruolo dell’Italia. Il nostro governo dirà NO alla riforma del regolamento Dublino perché condanna i Paesi del Mediterraneo ad essere da soli. È ora di farci sentire” commenta su Facebook Matteo Salvini. Il neo ministro però salterà proprio la prima riunione europea che affronterà tale tematica.

Salvini salta vertice ministri UE

Martedì 5 giugno “c’è la riunione dei ministri europei dell’Interno per parlare di immigrazione e di asilo, invece di aiutare l’Italia ci vorrebbero appesantire ulteriormente” si lamenta infatti Salvini a margine della visita all’hotspot di Pozzallo. Il vicepremier assicura quindi che “il governo italiano andrà a dire no alla riforma del regolamento di Dublino”.

Salvini però non parteciperà alla riunione in programma a Lussemburgo. Quello stesso giorno, infatti, si vota in Parlamento la fiducia al governo Conte, e Salvini non può certo mancare. Non è quindi ancora chiaro chi andrà in Europa a sostenere che le nuove politiche di asilo condanneranno “i Paesi del Mediterraneo, Italia, Spagna, Cipro e Malta, ad essere da soli” come sostiene il segretario del Carroccio.

Merkel: Italia lasciata sola su migranti

Sarà forse la Germania a difendere l’Italia al vertice dei ministri dell’Interno dell’UE? In una intervista al Frankfurter Allgemeine am Sonntag, Angela Merkel infatti ammette: “Parte dell’insicurezza in Italia ha la sua origine proprio dal fatto che gli italiani, dopo il crollo della Libia, si sono sentiti lasciati soli, nel compito di accogliere così tanti migranti”. Il commento politico della cancelliera tedesca è chiaro. Gli italiani hanno votato Lega perché l’UE non è stata in grado di gestire con una voce sola i flussi migratori.

“Abbiamo bisogno di un sistema d’asilo comune e parametri coerenti nella decisione di chi deve ricevere asilo e chi no” dichiara ancora la Merkel. “La sicurezza delle frontiere, la politica di asilo comune e la lotta alle ragioni dell’esodo dei migranti sono la vera questione esistenziale per l’Europa” prosegue. La cancelliera annuncia quindi che Frontex, già divenuta Agenzia per le frontiere, deve suibire una nuova trasformazione. Deve diventare “nel medio periodo una vera polizia di frontiera con competenze europee”, chiarisce. L’obiettivo finale però è creare un vero e proprio “ente europeo per l’asilo”.

“Noi ci impegniamo per una maggiore solidarietà all’interno di un sistema comune europeo di asilo, ogni Paese membro deve portare il suo contributo, ma soprattutto dobbiamo sin dall’inizio ridurre l’immigrazione illegale”, afferma ancora la Merkel. Facendo accordi con i Paesi di origine e transito, infatti, si potranno gestire al meglio le frontiere esterne, spiega. Ma “la chiusura non è la strada giusta” avverte infine.

Salvini: Merkel passi ai fatti

Matteo Salvini appare però ancora scettico. Non sembra infatti credere che la Germania voglia venire davvero incontro all’Italia sull’accoglienza dei migranti. “Serve una risposta europea – afferma -. L’Europa per il momento all’Italia ha messo solo gran dita negli occhi e io ricordo che l’Italia ogni anno lascia a Bruxelles 6 miliardi di euro in contanti”. Il neo ministro dell’Interno quindi conclude: “Aspettiamo che la Merkel passi dalle parole ai fatti, perché finora la Germania come la Francia ha ostacolato qualunque passo in avanti a tutela degli interessi italiani”.