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Milano: 31enne romeno cerca di violentare ragazza per strada

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Ieri sera a Milano un ragazzo romeno di 31 anni ha provato a violentare per strada una ragazza di 28 anni. Fermato da dei passanti.

L’assalto

E’ successo ieri sera a Milano, in zona Romolo. Intorno alle 21, una giovane donna di 28 anni camminava per strada, a viale Liguria. Lei stava andando verso la metropolitana e nel mentre appare Marius Alin Kibedi, un uomo di 31 anni romeno. Marius si avventa sopra la ragazza e la spinge contro un muro. A quel punto l’uomo romeno ha iniziato a palpeggiare la donna ovunque, toccando in particolar modo le parti intime. La ragazza provava a divincolarsi, ma l’uomo ormai aveva iniziato a provare a svestirla. Per fortuna la donna ha avuto la forza di gridare, attirando così l’attenzione di due uomini che passavano da quelle parti. Gli uomini sono arrivati in soccorso della giovane e Marius si è dato alla fuga, rincorso dalla donna.

Fermato

La donna ha rincorso l’uomo romeno per molto tempo, fin quando un altro uomo è giunto in soccorso della giovane donna. Il terzo passante da lei incontrato quella sera ha fermato Marius all’angolo con l’Alzaia del Naviglio Pavese, interrompendo finalmente la fuga dell’assalitore. Un quarto uomo di passaggio ha dato ancora una mano alla donna aggredita: un tassista ha chiamato le forze dell’ordine, che in breve tempo si sono presentate sul posto per portare via il romeno. Marius Alin Kibedi si è rivelato, dopo i controlli delle forze dell’ordine, un recidivo. Nel 2013 era già stato accusato di violenza sessuale ed era stato condannato a due anni, grazie al patteggiamento. Inoltre nel 2015 aveva subito un’altra condanna per furto. I precedenti del romeno più i numerosi testimoni di ieri sera non gli hanno lasciato molta possibilità di farla franca e perciò si prospetta una nuova condanna per Marius.

Non un caso isolato

Quando hanno chiesto al 31enne romeno come mai ha aggredito la 28enne per strada ha risposto dicendo che non aveva una giustificazione. Un tentato stupro che poteva finire male e che è nato senza ragione – come del resto tutti gli stupri mai fatti. In questi giorni i giornali sono pieni di notizie di stupri, di donne che subiscono violenza fisica. D’istinto viene da pensare a “un’epidemia”, una deriva della società e la risposta immediata e ovvia è che sono i giornali a dare più luce a particolari notizie a seconda della tendenza del momento. Ma forse la verità è nel mezzo: è vero che i media sono sempre più interessati ai casi di violenza sulle donne, ma è anche più vero che capita più spesso di trovare uomini che si sentono in pieno diritto di disporre del corpo delle donne come se fosse roba loro. Per accessi di rabbia, per problemi psicologici o più semplicemente, come nel caso del romeno, senza motivo. Quello che è certo è che sia che lo stupratore si straniero, come in questo caso, sia che lo stupratore sia italiano, come nel caso recente della dottoressa di Catania, la punizione deve essere sempre la stessa.

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