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Militare suicida nei bagni della metropolitana

stazione barberini roma

Un militare delll'esercito si è tolto la vita con un colpo di arma da fuoco nel bagno di servizio della stazione 'Berberini' della metro di Roma

Prima un messaggio di Atac pubblicato sui social network poche decine di minuti fa, poi la conferma, dopo la chiusura della stazione romana ‘Barberini’ della linea A della metropolitana di Roma.

Militare suicida nei bagni della metropolitana

Un militare del reggimento bersaglieri si sarebbe tolto la vita con un colpo di arma da fuoco; il suicidio, stando alle prime informazioni trapelate, sarebbe avvenuto nel bagno di servizio della stazione Barberini: il militare era un Caporalmaggiore ed in quel momento si trovava in servizio, ma si sarebbe spostato nel bagno sparandosi un colpo di arma da fuoco. Sul posto, dopo le prime segnalazioni, sono intervenuti i carabinieri del VII nucleo investigativo e della compagnia Roma Centro per ricostruire la dinamica dell’episodio. Nel frattempo la stazione ‘Barberini’, che si trova proprio sotto piazza Barberini, al confine tra i Rioni Trevi, Colonna e Ludovisi, è stata chiusa per consentire alle forze dell’ordine di poter operare senza rallentamenti. Inevitabili i disagi per i pendolari, che hanno dovuto optare per le fermate antecedenti e successive.

Il comunicato di Atac

Poco fa Atac ha pubblicato un messaggio sulla sua pagina Twitter, per confermare l’avvenuta chiusura della stazione del metro: “#info #atac – METRO A: chiusa stazione Barberini, i treni transitano senza fermarsi (intervento Forze dell’Ordine) #roma”. Si attendono ulteriori aggiornamenti in merito agli sviluppi di una vicenda dai contorni ancora poco chiari. Sul posto vi sono, al momento, i carabinieri del nucleo investigativo per effettuare tutti i rilievi del caso ed i militari della compagnia Centro che indagano sulla vicenda.

Chi era la vittima

Stando alle informazioni finora diffuse, la vittima sarebbe un militare dell’esercito, appartenente al I Reggimento bersaglieri di Cosenza, impegnato nell’operazione Strade Sicure. Tra i suoi compiti vi era dunque quello di controllare quotidianamente il flusso di utenti che raggiunge le stazioni della metropolitana e le fermate dei mezzi pubblici di superficie a Roma. Per togliersi la vita avrebbe utilizzato una pistola, con molta probabilità l’arma di ordinanza, elemento questo che deve essere ancora verificato: improvvisamente avrebbe lasciato il collega per entrare nel bagno riservato esclusivamente al personale della metro e a coloro che effettuano il servizio di vigilanza. Pochi attimi dopo in molti hanno udito distintamente il rumore dello sparo a cominciare dall’altro militare in servizio, tra i primi ad entrare nel bagno, dove ha trovato il collega senza vita.