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Nonostante la maggior parte dell’Italia sia in zona gialla, sono diversi i comuni e le province in cui gli amministratori locali hanno istituito delle zone rosse a seguito di un aumento dei contagi: l’elenco aggiornato regione per regione.
Mini zone rosse locali
Attualmente l’Italia è così suddivisa:
- zona gialla: Lazio, Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, province autonome di Trento e Bolzano, Umbria, Marche, Abruzzo, Campania, Molise
- zona arancione: Sardegna, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia
- zona rossa: Valle d’Aosta
Tuttavia, anche all’interno delle regioni dei primi due gruppi non mancano lockdown locali volti a circoscrivere piccoli focolai, collegati nella maggior parte dei casi alle varianti, e fermare l’avanzata del virus.
Mini zone rosse locali: l’elenco regione per regione
Questa la lista aggiornata a lunedì 3 maggio con le zone rosse istituite a livello locale nelle regioni in ordine alfabetico:
- Abruzzo: San Pio delle Camere e Barisciano;
- Basilicata: Balvano, Tolve, Montalbano Jonico, Abriola, Atella, Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Castelmezzano, Filiano, Lavello, Rionero in Vulture, Craco e Garaguso;
- Calabria: Montalto Uffugo e la frazione Paravati di Mileto;
- Lazio: Bella Farnia, frazione di Sabaudia (per la presenza di 86 cittadini indiani positivi all’interno della comunità Sikh);
- Marche: si trovano in zona arancione rafforzato Cerreto d’Esi, Montelabbate e Vallefoglia
- Sicilia: Aci Catena, Adrano, Randazzo, Baucina, Belmonte Mezzagno, Borgetto, Caccamo, Campofiorito, Cefalù, Cinisi, Giardinello, Lascari, Mezzojuso, Misilmeri, Monreale, Partinico, Termini Imerese, Villabate, Villafrati, Catenanuova, Cerami, Troina, Lampedus, Linosa, Lentini, Gela, Marianopoli, Mussomeli, Fiumedinisi, Longi, Ravanusa, Santa Caterina Villarmosa, Nizza di Sicilia, Tortorici, Tusa e Serradifalco.
Mini zone rosse locali: le regole
Nei comuni in zona rossa è vietato uscire di casa eccetto che per lavoro, salute o necessità. In quest’ultima categoria rientra la possibilità di recarsi nei negozi aperti ma anche per fare una passeggiata o per andare in un luogo di culto vicino casa.
Per quanto riguarda bar e ristoranti, dovranno rimanere chiusi ma potranno lavorare con servizio d’asporto e consegne a domicilio. L’asporto è possibile per i bar fino alle 18 e per i ristoranti fino alle 22, mentre le consegne a domicilio non hanno limiti di orario.
Come stabilito dalle ultimi decreti govenativi, le scuole fino alla prima media potranno svolgere attività didattica in presenza mentre gli studenti dalla seconda media in poi dovranno seguire le lezioni da remoto.