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Mobbing al femminile

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Mobbing è una parola che deriva dal verbo inglese “to mob”, quindi assalire, prendere d'assalto e la forma verbale – ing, indica il movimento. Già questo dovrebbe farci capire il tipo di intenzionalità e la valenza di questo termine che ultimamente è sempre più alla ribalta. "Il mobbing ...

Mobbing è una parola che deriva dal verbo inglese “to mob”, quindi assalire, prendere d’assalto e la forma verbale – ing, indica il movimento.
Già questo dovrebbe farci capire il tipo di intenzionalità e la valenza di questo termine che ultimamente è sempre più alla ribalta. “Il mobbing è una forma di terrore psicologico che viene esercitato sul posto di lavoro attraverso attacchi ripetuti da parte dei colleghi o dei datori di lavoro”
Non è difficile che la funzione di persecutore sia svolta da una donna e secondo alcuni studi questo mobbing è sempre più diffuso. “La molestia al femminile è un fenomeno taciuto perché intacca il mito di virilità che si è costruito il maschio per questo chi ne è colpito preferisce confessarsi con lo psicologo senza arrivare alle estreme conseguenze di una denuncia”.
Generalmente il giudizio su una donna capo non è molto lusinghiero e le azioni di mobbing più diffuse sono: il ridicolizzare la vittima, provocarla, creare al malcapitato molteplici problemi.
Il mobbing femminile avviene soprattutto in banche, ospedali, università, poste.
”Spesso la donna raggiunge posizioni professionali altolocate, di direzione o comunque di responsabilità, in modo frustrato, dovendo sacrificare tempo, sensibilità e piacere sull’altare del lavoro”.
Per sconfiggerlo non ci sono alternative: bisogna combatterlo e non cadere nel vittimismo.
E’ bene rivolgersi agli avvocati e ai sindacati. Importante è coalizzarsi con altri colleghi perchè solitamente chi fa mobbing non lo fa solo verso una persona.