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Monza, arrestati per il furto di un Rubens e un Renoir

Arrestati per furto di opere d'arte

Nell'aprile 2017 avevano rubato due tele di Rubens e Renoir per un totale di 26 milioni di euro. I carabinieri di Monza li hanno arrestati.

Cinque persone sono state arrestate dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Monza per un furto d’arte da 26 milioni di euro. I cinque uomini (quattro italiani e un croato) nell’aprile del 2017 hanno rubato un quadro di Rubens e uno di Renoir, appartenenti a un ricco commerciante d’arte. Tre degli arrestati sono attualmente in carcere, due si trovano agli arresti domiciliari. Proseguono le indagini.

Arrestati per furto d’arte

Si è conclusa una vicenda iniziata più di un anno fa, nell’aprile del 2017. Un mercante d’arte di Monza denunciò il furto di un quadro di Rubens e uno di Renoir da una villa in via Quintino Sella, nel capoluogo di provincia lombardo. Nel mese di giugno 2018 i responsabili della scomparsa delle opere d’arte sono stati arrestati dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale. Si tratta di cinque persone, di cui quattro italiani e un croato. Attualmente tre di loro si trovano in carcere, gli altri sono agli arresti domiciliari. Si calcola che il furto delle due tele avrebbe fruttato ai ladri una cifra notevole: 26 milioni di euro.

L’indagine è ancora in corso, con la coordinazione del pm Salvatore Bellomo.

Ladri d’arte a Monza

Il furto d’arte è avvenuto nell’aprile del 2017 al primo piano di una villa di Monza, in via Quintino Sella. L’edificio ospita diverse attività, tra cui il consolato di Albania. Proprio per la presenza del consolato, che garantiva un’aura di rispettabilità al luogo, i ladri hanno scelto tale edificio per organizzare l’incontro con il mercante d’arte lombardo ma residente all’estero.

I due uomini si sono messi in contatto con il mercante, presentandosi come due facoltosi ebrei ortodossi. Si sono dichiarati interessati alla sua collezione d’arte, in particolare a due tele di Rubens e di Renoir. Hanno chiesto di poter vedere personalmente le due opere in un edificio di Monza scelto apparentemente a caso: la villa di via Sella. Il mercante si è presentato all’incontro con le tele e i documenti relativi. Dopo averli visionati, i due sedicenti ebrei ortodossi hanno dato inizio alle trattative, al termine delle quali hanno proposto di bere un caffè tutti insieme per celebrare la vendita. Proprio i ladri si sono offerti di preparare il caffè e per questo si sono allontanati dalla stanza. Ma trascorso del tempo, non vedendoli tornare, il mercante si è allarmato e si è accorto che le due preziose opere d’arte erano sparite.

I carabinieri di Monza, guidati dal capitano Francesco Provenza, hanno immediatamente aperto un’indagine e hanno iniziato la ricerca delle due tele. L’operazione si è conclusa più di un anno dopo con il ritrovamento del bottino e l’arresto dei colpevoli.