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Napoli: video porno di due sacerdoti nelle perquisizioni in casa

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A Napoli e Pozzuoli, la Guardia di Finanza ha rivenuto video hard nelle abitazioni di due sacerdoti. I preti, che frequentavano prostitute, non sono indagati.

Video hard nelle abitazioni di due sacerdoti a Napoli e Pozzuoli. A scoprirli è stata la Guardia di Finanza della sezione di polizia giudiziaria della Procura del capoluogo campano. Le perquisizioni nelle case dei presbiteri rientrano nell’ambito delle indagini scattate a seguito delle notizie diffuse a mezzo stampa circa l’esistenza di un presunto giro di festini gay, che coinvolgerebbe anche dei preti.

I sacerdoti frequentavano prostitute

I due preti nelle cui abitazioni sono state effettuate le perquisizioni pare fossero clienti di prostitute. I video porno in loro possesso sono stati sequestrati. I sacerdoti non sono al momento indagati, nonostante gli inquirenti abbiano precisato che nei loro confronti proseguiranno gli accertamenti per verificare l’eventuale sussistenza di reati quali lo sfruttamento o il favoreggiamento della prostituzione.

Lo scandalo dei festini gay

Le perquisizioni di oggi sono l’ultimo atto in ordine di tempo di una storia torbida e non edificante. I cui particolari mal si accordano con la sacralità della giornata del Venerdì Santo, nella quale dovrebbero essere protagoniste l’astinenza e la penitenza. Tutto è iniziato con lo scoop del quotidiano Il Mattino, che ha raccolto la testimonianza di un 28enne, in cui si raccontava dell’esistenza di un giro di festini gay a luci rosse. Gli incontri, che sarebbero stati frequentati da alcuni sacerdoti, coinvolgevano ragazzi maggiorenni. Per lo scalpore suscitato dalla vicenda, il cardinale di Napoli Crescenzio Sepe ha sospeso il parroco della chiesa di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone, uno dei protagonisti del dossier, in attesa che la giustizia ecclesiastica accerti la verità. Dello scandalo si sta occupando anche l’autorità giudiziaria. La Procura di Napoli, infatti, ha acquisito le carte in possesso della Curia, aprendo un fascicolo – per il momento senza indagati né ipotesi di reato – per accertare se nei festini fossero coinvolti anche dei minorenni o se esistesse un giro di prostituzione.