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Nomine: la Lega spinge su Eni ed Enel

Matteo Salvini

Dopo il licenziamento del direttore generale del Ministero dell’Economia, Alessandro Rivera è tempo di nomine: la Lega spinge su Eni ed Enel

Nomine nelle partecipate e non solo: la Lega spinge su Eni ed Enel con Matteo Salvini che invoca un cambio di passo e punta al cane a sei zampe ed all’elettricità. Sono i giorni in cui i due partiti che con FdI compongono la maggioranza stanno cercando di evitare che la formazione politica di Giorgia Meloni funga da “asso pigliatutto” e vada a piazzare suoi uomini di fiducia su tutte le poltrone.

Nomine: la Lega spinge su Eni ed Enel

L’input lo aveva dato il licenziamento del direttore generale del Ministero dell’Economia, Alessandro Rivera, poi era arrivato l’altro segnale: l’accentramento dei dossier direttamente a Palazzo Chigi. Ad aprire le danze era stato Silvio Berlusconi, che invoca il diritto di nomina dell’Ad di una delle grandi aziende. Si era parlato proprio dell’Enel con un difficile ritorno di Paolo Scaroni.

Le pretese chiare del Cav e di Salvini

Ma il Cav non era stato il solo: ieri era stato il segratario della Lega, ministro e vicepremier di Matteo Salvini a creare un ossimoro: da un lato gli ottimi risultati industriali di Eni ed Enel, dall’altro il Carroccio che ha fatto sapere che “l’Italia deve mostrarsi all’altezza delle sfide più delicate, a partire dalla politica energetica”. Una considerazione, un segnale o una pretesa?