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Ora legale: quando spostare le lancette, effetti sul corpo

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Vediamo quando arriverà il cambio dell'ora e gli effetti che produrrà sulla nostra quotidianità

L’accoglienza che ogni anno viene riservata al rituale primaverile del cambio d’ora è di puro sconforto. Il passaggio dall’ora solare all’ora legale comporta di fatto la perdita di un’ora, normalmente destinata al sonno, alla quale si può accompagnare anche qualche malessere fisico. Cerchiamo di rispondere alle due domande più frequenti sull’ora legale ovvero quando spostare le lancette e se si dorme un’ora in meno o un’ora in più.

Cambio ora legale 2018

Il Passaggio all’ora legale avverrà quest’anno a cavallo tra Sabato 24 e Domenica 25 Marzo, più precisamente nelle prime ore della mattinata di Domenica. Alle due in punto dovremo portare le lancette avanti di un’ora, condizione di per sé di scarso disagio, se consideriamo che ormai la maggior parte dei nostri strumenti tecnologici si aggiorna da sola al formato orario vigente. Il maggior disagio è sicuramente la perdita di un’ora di sonno sebbene, avvenendo di domenica, si ha la possibilità di dormire un’ora in più in previsione del cambiamento. Tuttavia come vedremo questo potrebbe non bastare ad arginare gli effetti negativi del cambio d’ora.

L’ora legale è una convenzione diffusasi universalmente in Europa, mirata a sfruttare maggiormente la luce del sole disponibile a partire dalla stagione primaverile e per tutta quella estiva. Tenendo come punto di riferimento le sette di mattina, orario a cui suona la sveglia di molte persone, ci sveglieremo alle sei e potremo godere della luce del sole più a lungo. Una magra consolazione, ma non dobbiamo trascurare gli effetti benefici che il sole ha sul nostro corpo, oltre che all’evidente risparmio di corrente elettrica ottenuto dal maggiore utilizzo della luce naturale.

Ora legale, gli effetti sul corpo

Al netto dei vantaggi in termini di risparmio energetico e di illuminazione, è indubbio che il passaggio all’ora legale comporti dei disagi al nostro organismo, soprattutto nei primi giorni successivi al cambio. Gli effetti negativi sarebbero assimilabili a quelli del jet lag dovuto al cambio del fuso orario, sebbene in modo certamente più contenuto.

Oltre alla stanchezza derivante dall’ora di sonno in meno, alcune ricerche scientifiche hanno mostrato come la qualità del sonno sia drammaticamente inferiore nei giorni successivi al cambio d’ora. Ne consegue un inevitabile aumento dello stress ed una diminuzione delle capacità di concentrazione, con malumore e forte calo della produttività anche a livello lavorativo.

I problemi fisici legati all’ora legale non riguarderebbero solo fastidi e disagi nella quotidianità, ma anche l’incidenza di patologie importanti. Studi scientifici attestano un aumento della possibilità di complicazioni nei soggetti cardiopatici, oltre ad un serio aggravarsi delle condizioni di quanti soffrono d’insonnia. La soluzioni migliori per far fronte al cambio d’ora sono le più semplici: attività fisica al mattino per goderne dei benefici durante tutta la giornata e andare a letto presto sin dai giorni immediatamente precedenti per abituare il corpo al nuovo ritmo quotidiano. Come si può notare quindi, è un cambiamento che può causare disturbi ma è possibile tenerlo sotto controllo in modo molto semplice.