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Reddito di Cittadinanza, Paniz: “I disoccupati vogliono essere pagati a nero per non perdere il sussidio”

pani reddito di cittadinanza

L’avvocato ed ex politico Maurizio Paniz si è scagliato contro il reddito di cittadinanza, commentando l’abolizione della misura da parte del Governo.

Ospite di Tiziana Panella a Tagadà su La7, l’avvocato Maurizio Paniz ha commentato lo stop imposto dal Governo Meloni al reddito di cittadinanza e ha denunciato la mancanza di personale esistente in Italia.

Paniz sul reddito di cittadinanza e sulla mancanza di personale

“I disoccupati vogliono essere pagati in nero per continuare a percepire il reddito di cittadinanza“. Questo il sunto dell’intervento dell’avvocato ed ex politico italiano Maurizio Paniz durante la sua partecipazione a Tagadà, il programma condotto da Tiziana Panella su La7.

“Il reddito di cittadinanza è stato distribuito in maniera abnorme e senza guardare esattamente a chi andava a finire”, ha sentenziato Paniz, commentando l’abolizione della misura esistenziale imposta dal Governo Meloni.

Il pagamento in nero

“Nel mio territorio, l’area delle Dolomiti bellunesi – ma è una situazione condivisa con tutto il Veneto, il Friuli, il Trentino – siamo senza personale”, ha continuato l’avvocato. “Gli alberghi non aprono tutte le stanze perché non hanno chi va a fare le stanze. Non si trovano le persone che danno collaborazione nei rifugi o nei territori turistici che avrebbero bisogno. La gran parte della gente risponde: ‘Vengo solo se mi pagate in nero perché non voglio perdere il reddito di cittadinanza’. E questa è una follia per lo Stato”

Paniz, infine, ha sottolineato: “Bisogna fare in modo che il reddito di cittadinanza o una misura alternativa vada veramente alle persone povere ma non vada alle persone che possono lavorare perché le persone che possono lavorare, o attraverso i corsi di formazione o attraverso un impegno personale, possono trovare sbocchi. Qui c’è molto bisogno di manodopera di voglia di lavorare”.