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Pillole australiane: day 2

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La danza di Kubot Le celebrazioni di vittoria più bizzare solitamente pertengono al calcio ma sempre più spesso ci capita di vederne anche sui campi da tennis. E' successo ieri, quando il polacco Kubot, superato 86 al quinto set Sam Querrey, si è esibito in una serie di passi di Can Can.A quanto ...

La danza di Kubot
Le celebrazioni di vittoria più bizzare solitamente pertengono al calcio ma sempre più spesso ci capita di vederne anche sui campi da tennis. E’ successo ieri, quando il polacco Kubot, superato 86 al quinto set Sam Querrey, si è esibito in una serie di passi di Can Can.A quanto pare Lukasz aveva promesso al proprio trainer di esibirsi in tale danza in caso di vittoria e vista la vergogna con cui ha affrontato la perfomance e le successive domande non v’è dubbio che lui stesso non credesse nelle proprie possibilità di superare il n.18 del mondo.

Stalker o giornalista
C’è un inviato neozelandese che si è fato la fama di rompiscatole andando in giro per i tornei di preparazione all’Open ponendo ai giocatori domande a dir poco inusuali. L’uomo in questione aveva già disturbato Maria Sharapova dopo una sessione di allenamento e ieri, dopo la vittoria della russa sulla tanasugarn, si è puntualmente presentato in conferenza stampa chiedendole se fosse vero che lei l’aveva definito uno ‘stalker’.
‘E’ vero.’ Ha risposto Maria.
‘Hai mai avuto problemi con uno stalker?’ ha insistito l’inviato.
‘Non prima di te.’ ha chiuso la russa.
Ma che cosa aveva fatto quest’uomo per meritarsi simile etichetta?
Bè, approcciando la Sharapova nel week end le aveva chiesto se potesse frequentare qualche locale con ‘russe bollenti’ insieme a lei ed Anna Kournikova. Giudicate da voi.

La giornalista d’eccezione
Sul supplemento sportivo del quotidiano The Age di martedì c’è un articolo sulle prospettive di Sam Stosur di vincere uno slam. La cosa che rende questo pezzo degno di nota è l’autrice dello stesso: Francesca Schiavone.
Nel suo esordio giornalistico la campionessa del Roland Garros (fa ancora effetto scriverlo) ha rassicurato i fan australiani sulle possibilità della beniamina di casa. “Migliora ogni anno e gioca bene su ogni superficie. Può sicuramente vincere uno slam.” ha scritto Francesca.
“Il tennis femminile è molto più competitivo oggi rispetto a qualche anno fa e non è più dominato dalle teen ager.” C’è quindi spazio per giocatrici più esperte e mature per vincere uno slam. E se lo dice lei deve essere vero.

La statistica del giorno
E’ di Maria Sharapova che in 8 game di servizio giocati ieri è riuscita a confezionare ben 10 doppi falli.

Sorelle agli antipodi
Anastasia Rodionova, avversaria di Flavia Pennetta oggi, è australiana a tutti gli effetti. Almeno per la legge. Sua sorella Arina, n.185 del mondo, è ancora russa e lo resterà. Il tribunale di Canberra ha infatti decretato che Arina non avrà la cittadinanza australiana perchè
Arina sarebbe ‘non dello stesso calibro della sorella’.

Ma quanto ci metti?
Regina Kulikova aveva impiegato 4 ore e 19 minuti a perdere al primo turno l’anno scorso, stabilendo un record di lunghezza. Quest’anno invece he riuscita a vincere in un tempo decisamente inferiore. Infatti le sono stati necessarie ‘solo’ 3 ore e 39 minuti per battere Daniela Hantuchova.