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Pioltello, scuola chiusa per fine Ramadan, parla Valditara: "Scuole non possono istituire nuove festività"

Istituto scolastico

Si torna a parlare della scuola chiusa per fine Ramadan a Pioltello, il ministro dell'Istruzione e del Merito Valditara ha rilasciato delle nuove dichiarazioni a riguardo.

Ha fatto parecchio discutere la decisione di una scuola di Pioltello, un comune di Milano, di chiudere in occasione della fine del Ramadan. Dopo le varie dichiarazioni politiche sulla questione ha avuto modo di parlare anche il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, sottolineando come gli istituti scolastici non possono stabilire nuove festività, sia in modo diretto che indiretto.

Un calendario organizzato dalla regione

Stando a quanto dichiarato da Valditara, il calendario scolastico viene deciso dalla regione dove opera l’istituto, in questo caso è quello della Lombardia. Le scuole possono derogare, ma solo in caso di comprovate esigenze legate al piano dell’offerta formativa. Ha poi concluso il discorso ribadendo come il suo ruolo sia quello di far rispettare le leggi.

Nel frattempo l’Ufficio scolastico regionale della Lombardia si è messo a lavoro per effettuare delle verifiche in merito alla scelta dell’istituto. Valditara ha ribadito in merito che l’Ufficio dovrà capire innanzitutto se questa delibera è motivata o no. Inoltre, bisognerà anche capire se tale deroga sia legata a esigenze di natura didattica legate al piano dell’offerta formativa. Il ministro ha poi sottolineato che le scuole si devono limitare a fare valutazioni solo di natura didattica.

La risposta del preside

Stando a quanto ribadito dal preside dell’istituto, la decisione di chiudere è stata presa perché la metà degli studenti sarebbe rimasto comunque a casa. Ma non è tutto, ha anche aggiunto che proprio per questo motivo ha scelto di far iniziare le lezioni nella scuola un giorno prima, in questo modo gli alunni avrebbero potuto recuperare senza problemi la chiusura che avverrà il 10 aprile.

Il preside ha poi aggiunto di essere stato vittima di insulti sui social, notando amaramente come sono proprio molti adulti ad averlo attaccato. Ma ha poi sottolineato come nel suo istituto invece non ci siano problemi e che i genitori di nazionalità diverse vadano molto d’accordo.