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Matteo Salvini denunciato dal sindacato dei Vigili del Fuoco

Matteo Salvini

L'associazione che tutela i diritti dei pompieri tuona contro il ministro dell'interno "Bloccate questo uso improprio della divisa".

Sarà il fascino della divisa. Probabilmente potremmo definirla una sineddoche figurata per la propaganda del vicepremier, o ancora una sfaccettatura della comunicazione social di Matteo Salvini. In diretta Facebook il ministro dell’interno molto spesso non si limita solamente all’informazione costante sulle proprie abitudini alimentari o sulle proprie visite in giro per lo stivale: una delle manie del leader del Carroccio è proprio quella di indossare in pubblico divise, giacche, impermeabili e abiti di ordinanza dei reparti di forze armate, Polizia e Vigili del Fuoco. C’è un piccolo problema. Secondo il Codice è severamente vietato indossare il vestiario delle forze dell’ordine e dei pompieri in pubblico se non si fa parte di questi ordini: mettere in mostra stelline e gradi, non essendo veramente poliziotti o vigili può provocare molta confusione nei cittadini.

I Vigili del Fuoco denunciano Salvini

Dopo l’ennesima sfilata in completo d’ordinanza qualcosa è cambiato: fu così che la piccola Usb dei Vigili del Fuoco denunciò Matteo Salvini in via amministrativa per “porto abusivo di divisa”. Costantino Saporito, coordinatore nazionale del sindacato dei pompieri ha scritto una lettera all’indirizzo del ministro, del responsabile garante dei diritti sindacali e del prefetto Frattasi, capo dipartimento dei Vigili del Fuoco.

“Onde evitare che si proseguano atteggiamenti lesivi all’immagine del ministero, bloccate immediatamente questo uso improprio che sta generando azioni estemporanee da parte di chi crede che tutto vale e la legge non vada rispettata”-scrive Saporito, che successivamente in tono provocatorio chiosa- “Oppure moltiplicate le apparizioni del sig. Ministro, in divisa, per il massimo della sanzione pecuniaria prevista. Ce ne sarebbe per tutto il comparto, per un congruo rinnovo del contratto”.

Con uno sguardo al Codice penale si evince che la missiva fa riferimento all’articolo 498, secondo cui occorre punire (con sanzioni da 154 euro a 929 euro) “chiunque abusivamente porta in pubblico la divisa o i segni distintivi di un ufficio o impiego pubblico, o di un corpo politico, amministrativo o giudiziario, ovvero di una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato”.