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Decreto crescita, verso l'intesa sui rimborsi ai truffati dalle banche

Decreto crescita, rimborso truffati

Il provvedimento sarà discusso in Cdm, ma resta alta la tensione tra Lega e M5S.

Resta alta la tensione sul decreto crescita, dopo l’inserimento della discussione del dl in Consiglio dei ministri per volere di Giuseppe Conte. Tra le norme più divisive si conta quello sui rimborsi ai risparmiatori truffati dalle banche, che potrebbe non essere inserito nel provvedimento, per essere invece lasciato nei decreti attuativi. Ma fonti citate dall’Ansa affermano che, prima del vertice, è stato raggiunto un accordo che sarà parte del dl. A questo farà seguito un decreto attuativo del Ministero dell’Economia, al fine di proteggere il Mef da eventuali ricorsi alla Corte dei conti per danno erariale. Protesta Riccardo Fraccaro: “In Cdm non ci saranno nuove norme”. È scontro anche sul dossier Alitalia e sull’accelerazione dei lavori privati tutelati dalla soprintendenza ai Beni culturali.

Il premier Conte, da Doha, ha fatto sapere che “mi impegno personalmente”, dopo il Cdm, a occuparsi dei decreti attuativi. Ha poi invitato i ministri a superare le divisioni e a trovare un’intesa: “Non ci sono alternative, se lavoriamo nell’interesse del Paese”. “Se ognuno fa il suo dovere non deve temere niente”, ha replicato Matteo Salvini.

Il caso Tria

Ma non si smorzano i toni nel dibattito sul ministro dell’Economia Giovanni Tria, accusato di favoreggiamento nei confronti della collaboratrice Claudia Bugno. Il M5S, riporta l’Ansa, ha comunicato di aver momentaneamente “congelato” l’interrogazione parlamentare annunciata contro la consigliera. Ma dura è stata la replica del ministro, che dalle pagine del Corriere della Sera ha definito quello nei suoi confronti “un attacco spazzatura” e un tentativo di “intimidazione” che, assicura, non si concluderà con le sue dimissioni. Pena la risposta negativa dei mercati.