> > Conte: "Salvini alla guida del governo? Un'illusione ottica"

Conte: "Salvini alla guida del governo? Un'illusione ottica"

Conte, guido io il governo

"Salvini è il capo della Lega e di una delle forze di questo governo, ma alla guida ci sono io" ha dichiarato il premier a "El Pais".

Fin dall’insediamento del suo esecutivo, c’è chi lo ha definito un “burattino” nelle mani dei due veri capi di governo, i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini. E, data la recente crescita del consenso della Lega tra gli elettori, sembra che sia proprio quest’ultimo ad avere tra le mani le redini di Palazzo Chigi. Ma la verità, assicura Giuseppe Conte, è diversa e “l’idea che comandi Matteo Salvini è una illusione ottica“. Con queste parole, durante un’intervista al quotidiano spagnolo El Pais citata dall’Ansa, ha risposto alle insinuazioni sul suo rapporto con il ministro dell’Interno. “Salvini è il capo della Lega e di una delle forze di questo governo”, ha continuato il premier. “Un importante ministro e vicepresidente con cui ho tenuto molti confronti e incontri nei Consigli dei ministri. Ma alla guida di questo governo ci sono io“.

Di Maio dalla parte di Conte

Pieno sostegno alla linea politica di Conte è stato assicurato da Luigi Di Maio. È solo grazie al suo operato che l’Italia ha potuto risolvere in breve tempo la questione sorta in seguito al salvataggio dei migranti da parte di una nave della Marina italiana al largo della Libia, ha sottolineato il leader pentastellato in un post su Facebook. “Senza urlare o sbraitare, senza minacce al mondo, in poche ore, grazie soprattutto al lavoro del presidente Conte, siamo riusciti a salvare la vita di quelle persone e a fare in modo che a occuparsene non fosse nuovamente l’Italia, ma l’Europa. Ma”, ha aggiunto, “se quando nasce un problema il tuo primo pensiero non è risolverlo ma finire sui giornali, allora c’è qualcosa che non va”.

“La Lega non perda la testa”

Il vicepremier è poi tornato a commentare il caso Siri: “Ci auguriamo che la Lega non perda la testa. Comprendiamo la loro difficoltà di ritrovarsi, dopo nemmeno dieci mesi di legislatura, un proprio sottosegretario indagato per corruzione in un’inchiesta in cui c’è anche la mafia, ma questo non giustifica certi atteggiamenti. Non siamo dei bambini, siamo dei ministri e veniamo pagati per costruire un futuro al Paese, non per lamentarci“.