Mentre in piazza Duomo si svolgerà la manifestazione organizzata dai sovranisti con Matteo Salvini e Marine Le Pen, leader del Front National, in città sono previste ben due contro manifestazioni di protesta più una terza “non organizzata”: si tratta infatti della cosiddetta manifestazioni dei “lenzuoli” caldeggiata anche dall’assessore comunale Majorino. Le associazioni Non una di Meno e Milano Antifascista Antirazzista Meticcia e Solidale hanno organizzato una manifestazione dal titolo “Gran Gala del futuro, indietro non si torna” per replicare a quella organizzata dal leader leghista: “Per contrastare questa ondata reazionaria, vogliamo costruire per il 18 maggio una giornata che porti in piazza la Milano favolosa per dire no al ritorno dei nazionalismi e di ogni forma di fascismo in Europa e nel mondo”. Il corteo dovrebbe partire attorno alle 16 da piazza Cairoli, e arriverà in piazza del cannone, dove ci saranno musica, danza e teatro. I manifestanti percorreranno la circonvallazione interna, da via Carducci alle Colonne per poi passare davanti a Statale e Policlinico e chiudersi ai giardini di Guastalla.
Anpi a Palazzo Marino
In concomitanza con la manifestazione sovranista, anche l’Anpi ha organizzato un incontro alle 15 a Palazzo Marino. “In questa delicata fase – ha detto il presidente provinciale, Roberto Cenati -, chiamiamo i milanesi ad un incontro per riflettere sul preoccupante ripresentarsi dei nazionalismi, all’origine della Prima e della Seconda guerra mondiale e sui pericoli che la nostra stessa democrazia, faticosamente riconquistata dalla Resistenza italiana ed europea, può ancora correre”.
Gli striscioni
Non tutti i milanesi sono pronti ad accogliere bene i leader sovranisti accorsi in città per unirsi alla manifestazione organizzata da Salvini. Da giorni infatti su balconi, terrazze, finestre e palazzi, campeggiano striscioni anti-Salvini. “Il ministro Salvini non parla a nome nostro” si legge, o ancora: “Extraterrestre portalo via” facendo il verso ad una celebre canzone. “Qui solidali e antifascisti“, “Not in my name” recita un altro lenzuolo firmato “Famiglia meticcia e antifascista”. “Da vicini nessuno clandestino” si legge ancora e sono veramente tanti sparsi per tutta la città e la periferia. “Voi chiudete i porti, noi apriamo le menti” oppure ancora “Lega-lo” in un gioco di parole.