> > Pace fiscale, la Lega ripropone il condono al 20%

Pace fiscale, la Lega ripropone il condono al 20%

Lega ripropone condono

Tra i provvedimenti proposti dalla Lega c'è anche lo stop per due anni al Codice appalti. Salvini: "Porterò la flat tax al prossimo Cdm".

Terminata la campagna per le elezioni europee, la Lega torna a proporre il condono al 20% per completare la cosiddetta pace fiscale. Secondo quanto riportato da Tgcom24, tra le proposte del Carroccio contenute nel pacchetto sul fisco ci sarebbe la “dichiarazione integrativa speciale”, identica a quella già avanzata durante le fasi di stesura della manovra fiscale, ma accantonata a causa della contrarietà del Movimento 5 Stelle. Il condono permetterebbe di pagare un forfait del 20% e di far emergere fino a 100 mila euro, comunque non oltre il 30% di quanto già dichiarato.

Stop al Codice appalti

Tra i provvedimenti fortemente voluti dalla Lega c’è anche lo stop per due anni al Codice appalti. Si tratta di un emendamento al decreto Sblocca cantieri “per il rispetto della normativa europea vigente, come hanno fatto Germania e Francia. Quindi in totale adesione all’europeismo che vi affascina”, ha spiegato Matteo Salvini durante una conferenza stampa. “Mi auguro che non ci siano preclusioni politiche, né dalle opposizioni né dalla maggioranza, a sbloccare i cantieri”. Si tratta di “una norma che da anni chiedono tutte le imprese italiane. Il Codice appalti è vecchio e sta ingessando il Paese“.

Flat tax in Cdm

Il vicepremier leghista ha inoltre annunciato che in occasione del prossimo Cdm è intenzionato a “portare la discussione sulla flat tax per imprese e famiglie. Per evitare che si dica che è la proposta della Lega, e siccome è nel contratto di governo, è giusto che sia una proposta del governo. Giustamente sul caso Rixi sono usciti 37 parlamentari dei 5 Stelle richiamandomi al contratto. Bene, anche sulla flat tax si applica il contratto”.

“La Tav va fatta”

A proposito del dossier Tav, il ministro dell’Interno ha sottolineato che “in Piemonte ha stravinto la Lega. L’85% dei piemontesi ha votato per la Tav”. Senza dimenticare, ha aggiunto, riporta Repubblica, che parte delle spese sarà coperta dall’Unione europea: “I nostri contatti con l’Europa ci dicono potenzialmente in arrivo altre buone notizie sugli investimenti e le grandi opere. La Tav è una di queste. Se, come pare, la quota di partecipazione di investimento dell’Ue dovesse aumentare fino al 55% dell’importo dell’intera opera, sarebbe evidente che qualsiasi ulteriore analisi costi-benefici dimostrerebbe che è vantaggioso completare un’opera fondamentale”.