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Lettera all'Ue, Salvini: "Vedremo chi ha la testa più dura"

Salvini lettera deficit

La lettera inviata dal Mef è giunta in Commissione, che risponderà con un'analisi complessiva entro mercoledì.

La lettera scritta da Giovanni Tria in risposta a quella inviata a Roma dalla Commissione Ue a proposito del deficit italiano è giunta a destinazione. Lo si apprende dall’Ansa, che cita un portavoce della Commissione stessa. Il medesimo portavoce ha poi specificato che gli addetti ai lavori analizzeranno il documento e giungeranno a delle conclusioni, che “finiranno nell’analisi complessiva” del bilancio italiano che verrà pubblicato il prossimo mercoledì, insieme a tutte le raccomandazioni economiche dell’Unione.

Salvini sfida Bruxelles

Il vicepremier Matteo Salvini si è detto “soddisfatto” della lettera inviata all’Europa “perché ci sono stati segnali positivi per l’economia italiana. Sono convinto che l’Europa rispetterà la nostra volontà di crescere e tagliare le tasse. Non sono assolutamente preoccupato dalle reazioni di Bruxelles. Anzi, se riusciremo – come sono convinto, grazie al voto degli italiani – ad abbassare le tasse, torneremo a essere un Paese stabile e uno dei primi al mondo dove investire”. Il leader leghista ha poi continuato affermando: “La settimana prossima userò il consenso che voi mi avete dato, non per chiedere una poltrona in più in Italia, chi se ne frega! Ma per dire a Bruxelles: ‘Lasciateci lavorare come gli italiani ci chiedono, meno tasse e più lavoro’. E se ci diranno di no, vedremo chi avrà la testa più dura. L’obiettivo della flat tax al 15% è possibile”.

Di Maio: “Niente tagli, bene”

È soddisfatto anche l’altro vicepremier. Per Luigi Di Maio “la giornata comincia bene”, riporta Tgcom24. “Nella lettera scritta dal Mef all’Europa è stato cancellato il passaggio che prevedeva tagli alla spesa sociale, vale a dire ai servizi, agli ospedali. Tagli al lavoro e a quota 100. Un altro governo Monti anche no, ne abbiamo avuto abbastanza”, si legge sulla sua pagina Facebook. Il ministro del Mise ha poi ringraziato Tria per aver “provveduto a correggere. Del resto, non potevamo accettare altre sforbiciate, lacrime e sangue“.