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Meranda non risponde ai pm, l'avvocato: "Credo nella magistratura"

meranda non risponde ai pm

Gianluca Meranda si è presentato in caserma avvalendosi però della facoltà di non rispondere.

Gianluca Meranda si è presentato davanti ai pm avvalendosi però della facoltà di non rispondere. L’avvocato romano è infatti indagato nella vicenda dei fondi russi alla Lega ma è rimasto in silenzio senza proferire parola. L’incontro è durato circa un’ora e mezzo e si è tenuto nella caserma della Guardia di Finanza di Milano, dove era stato convocato dai pm. “Nessun commento” ha dichiarato prima di rientrare a Roma. I pm avevano già convocato Gianluca Savoini, anche lui indagato per corruzione internazionale, mentre nel pomeriggio di giovedì è stato comunicato che anche Francesco Vannucci è indagato per la stessa ipotesi di reato.

Meranda non risponde ai pm

“Vedremo cosa farà la magistratura” ha detto all’uscita dalla caserma. “L’ho scritto e confermo” ha poi aggiunto riferendosi alla lettera inviata a Repubblica in cui rivendicava la legittimità della trattativa al Metropol. I cronisti che affollavano l’ingresso della caserma gli hanno poi chiesto conto delle domande fatte dai registrati, ma Meranda li ha fermati subito: “Non c’è stato modo perché non ho collaborato in questo senso”. Positivo il legale difensore, l’avvocato Bozheku: “Credo nel lavoro della magistratura e confido faccia le indagini in modo sereno e con la tempistica che indicano gli inquirenti”. Le forze dell’ordine si sarebbero già recate nell’abitazione di Meranda per una perquisizione.

Indagato Vannucci

Da quanto si apprende, la guardia di finanza si sarebbe recata anche a casa di Vannucci, a Suverato, in provincia di Livorno. Lui e Meranda sono infatti le due persone che, spontaneamente, si sono fatte avanti dichiarando la loro presenza all’incontro al Metropol di Mosca.