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M5s, manifestazione a Roma il 15 febbraio per difendere il taglio dei vitalizi

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Il M5s ha annunciato una manifestazione a Roma, il prossimo 15 febbraio, per protestare contro la reintroduzione dei vitalizi agli ex senatori.

Il M5s torna in piazza, in una manifestazione per le strade di Roma per protestare contro il ripristino dei vitalizi agli ex senatori. L’ormai ex leader del Movimento Luigi Di Maio e l’attuale numero uno Vito Crimi hanno annunciato tramite social una guerra a chi vuole abolire il taglio, in attesa del referendum fissato per il prossimo 29 marzo.

M5s in manifestazione a Roma il 15 febbraio

La decisione di organizzare una manifestazione a Roma è stata presa dai vertici del M5s dopo la presentazione di oltre 700 ricorsi in Commissione Contenziosa del Senato, sulla base di accuse di un presunto conflitto di interessi da parte dei pentastellati. Il Movimento, per bocca di Luigi Di Maio, ha sottolineato che la protesta non è aperta solo agli iscritti ma “a tutte le persone assetate di giustizia sociale”.

Di Maio: “Contro chi vuole cancellare i tagli”

“Sapevamo e sappiamo che il sistema avrebbe provato a cancellare le leggi fatte in un anno e mezzo di governo. Quando è così c’è un’unica risposta: manifestare pacificamente in piazza contro questo osceno atto di restaurazione” ha commentato Di Maio. Il ministro degli Esteri ha accusato chi chiede l’abolizione del taglio di non pensare al futuro, di negare “sei mesi di respiro a una legge approvata e che si vuole cambiare di nuovo” nonostante faccia “risparmiare 16 miliardi di euro all’anno. Ma la battaglia sui vitalizi non è economica, è una battaglia di giustizia sociale”.

Crimi sul taglio dei vitalizi

“Non possiamo tornare al Medioevo dei partiti. Il tempo dei politici incollati allo scranno, che intascano la pensione senza quasi muovere un dito, deve finire. Eravamo riusciti ad abolirli, a lasciarli fuori, ma adesso i professionisti della vecchia politica stanno cercando di farli rientrare dalla finestra” gli ha fatto eco il reggente Vito Crimi. Davanti alle 700 richieste “dobbiamo reagire, dobbiamo farlo per tutte quelle persone che lavorano onestamente e con fatica e sacrificio per una vita intera. Vi chiedo di aiutarci a informare chi è vittima delle fake news e della propaganda di chi vuole intascarsi ancora il vitalizio”.