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Coronavirus, Boschi contro Conte: "Non basta ringraziare i medici"

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Maria Elena Boschi attacca Conte in aula: "Basta dirette sul coronavirus, è ora di chiedere scusa ai medici".

Maria Elena Boschi attacca il premier Giuseppe Conte durante l’informativa a Montecitorio sull’emergenza coronavirus. La capogruppo di Italia Viva alla Camera ha sottolineato alcuni errori che ritiene siano stati commessi dal governo nella gestione dell’emergenza sanitaria, sia sul piano dei provvedimenti che su quello della comunicazione.

Coronavirus, Boschi attacca Conte

Per la Boschi elogiare il personale sanitario non è sufficiente: bisogna fare di più, per far sì che possa lavorare in condizioni di sicurezza. “Non basta ringraziare i nostri medici, infermieri, farmacisti -riferisce Maria Elena Boschi in aula-. Dobbiamo anche chiedere scusa. Non so di chi è la responsabilità dei ritardi nel garantire i presidi per la sicurezza personale, mascherine e guanti. Ci sarà il tempo in cui saranno verificati i responsabili. Ma oggi dobbiamo chiedere scusa se lavorano in quelle condizioni”.

Secondo la capogruppo di Italia Viva ci sono stati errori anche nella comunicazione attuata dal governo (una critica già avanzata anche da Giorgia Meloni). “Abbiamo bisogno di una comunicazione più chiara, in modo univoco, nelle sedi opportune -ha incalzato- . È meglio una volta in più in Parlamento che una diretta Facebook. Degli errori ci sono stati, cerchiamo di evitare di ripeterli”. Il moltiplicarsi continuo dei provvedimenti di governo, regioni, comuni sono stati gravi errori per la Boschi. “Spesso erano contraddittori. Non so se la riforma avrebbe risolto questo problema ma ormai è andata come è andata”.

L’appello della capogruppo

La Boschi chiede che tutti possano collaborare di più per fronteggiare la pandemia del coronavirus. “Capiamo la fatica del governo, la responsabilità, ma la responsabilità pesa meno se condivisa“. Continua: “Noi ci siamo, credo ci siano anche le opposizioni. Dobbiamo lavorare insieme, collaborare. Questo non vuol dire ubbidire ma portare proposte e idee”.

Centrale, per Maria Elena Boschi, è la tutela dei medici: “Equiparare i medici e gli infermieri che non torneranno a casa alle vittime del dovere. Stanno morendo per garantire la salute. È giusto che ci sia un piccolo riconoscimento che non cambierà la vita delle loro famiglie ma è un segno che lo Stato non si dimentica di loro al pari di donne e uomini in divisa. Cerchiamo – ha sottolineato ancora – di collaborare con i sindaci di ogni colore politico. È il momento di togliersi la maglia di partito e indossare quella dell’Italia“.