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Coronavirus, parla Bellanova: "Lavori nei campi chi prende sussidi"

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La ministra dell'Agricoltura Teresa Bellanova ha proposto di far lavorare nei campi quei cittadini che percepiscono sussidi a causa del coronavirus.

Un lavoro nei campi per chi percepisce un sussidio economico a causa dell’emergenza coronavirus: è questa l’idea della ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova, ospite a un dibattito social organizzato da +Europa avente come tematica: “Agricoltura a rischio: regolarizzare i lavoratori stranieri”. La ministra si è infatti detta favorevole all’impiegare nell’attività di raccolta dei prodotti agricoli i cittadini al momento disoccupati a seguito della chiusura di molte aziende per i decreti di quarantena.

Coronavirus, Bellanova sui cittadini sussidiati

L’intervento in diretta della ministra Bellanova si inserisce nel dibattito presente da qualche settimana sul come sfruttare tutta la forza lavoro rimasta inutilizzata a seguito del lockdown delle fabbriche: “Io voglio che lavorino gli italiani e propongo che tutti i percettori di sussidi pubblici, chi ha il Reddito di cittadinanza o il sussidio di disoccupazione, devono essere messi in condizione di affrontare l’emergenza del lavoro nei campi”.

Da tempo infatti negli ambienti politici sta ventilando la proposta di concedere permessi lavorativi speciali per il lavoro nei campi ai precettori di sussidi economici, quando non agli immigrati irregolari che verrebbero in questo caso prontamente regolarizzati: “Prendono reddito di cittadinanza, indennità di disoccupazione? Creiamo una piattaforma per incrociare domanda e offerta di lavoro, diamoci un metodo di lavoro e affrontiamo il problema, dando una soluzione”.

La Bellanova ha infine spiegato come un inserimento dei lavoratori in nero nel circuito della legalità darebbe un duro colpo al sistema del caporalato: Il caporalato si contrasta solo se si dà alternativa ai lavoratori e alle imprese: occorre dunque regolarizzare il lavoro nero e mettere tutti in condizioni di legalità”.