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Scuola, Lucia Azzolina: "Le mie sono scelte condivise"

Scuola, Lucia Azzolina attaccata da più fronti

Ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina viene sempre più criticata per le sue scelte riguardo alla scuola durante la pandemia Coronavirus.

Lucia Azzolina, ministra dell’Istruzione, ha il delicato compito di gestire la questione scuola durante l’emergenza sanitaria che sta affliggendo il nostro Paese. Le critiche in questi giorni piovono numerose su di lei, dirette dall’opposizione ma soprattutto dalla sua maggioranza, ovvero dal fronte PD-Italia Viva.

Lucia Azzolina, attaccata da più fronti

Intervistata da Il Messaggero, la ministra afferma: “Le critiche servono, le polemiche molto meno. Ho letto anche tante provocazioni. Dispiace perché colpiscono la scuola, non me”. La sensazione comune è quella che i tanti attacchi a lei diretti abbiano come obiettivo la sua sostituzione, anche se lei dimostra di non volerci troppo credere: “Non credo che in piena emergenza ci sia davvero il tempo di dedicarsi a questo”, commenta.

Nel frattempo sono in corso contatti con il ministro della Salute Roberto Speranza per fare sponda. “Posso dire di aver un ottimo rapporto con i colleghi di Governo”, spiega l’Azzolina, “Abbiamo preso tutti insieme la decisione sulla chiusura delle scuole, ed è stata una scelta sofferta, ma responsabile”. In merito alla preoccupazione di tanti insegnati circa il concorso di agosto 2020, la ministra fa sapere che ha accolto i loro pensieri e proposto di coinvolgere il Cts: “Se il contagio malauguratamente risalisse è pronto un piano b. L’importante è voler trovare un accordo. Io lavoro per soluzioni efficaci e condivise”, dichiara.

Il futuro della scuola

La Cgil minaccia di scioperare contro di lei, iniziativa appoggiata da Andrea Marcucci, capogruppo del PD in Senato, che ha twettato: “In questa situazione di emergenza, e con tutte le difficoltà che sta registrando la scuola, sono comprensibili le ragioni che stanno convincendo i sindacati ad indire uno sciopero”.

A questo attacco, Lucia Azzolina risponde dicendo di avere un obiettivo comune coi sindacati, ovvero quello di rivedere i docenti in classe a settembre. “Ci sono bandi già pubblicati per assumere 80 mila assunzioni, è un risultato enorme. I concorsi vanno avanti in tutta la Pa e nell’università perché a scuola no?”, afferma.