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Decreto Rilancio: il governo pone la questione di fiducia alla Camera

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Il governo ha posto la questione di fiducia alla Camera sul Decreto Rilancio: lo ha annunciato il Ministro Federico D'Incà.

Il Ministro per i Rapporti col Parlamento ha posto la questione di fiducia alla Camera sul Decreto Rilancio. Il testo che Montecitorio dovrà approvare è quello uscito dalla Commissione Bilancio con l’aggiunta di 35 emendamenti volti a risolvere le criticità sollevate poco prima dalla Ragioneria di Stato su alcune coperture finanziarie che avevano reso impossibile il voto.

Decreto Rilancio: posta la fiducia alla Camera

Dopo l’introduzione delle nuove decine di emendamenti da parte dei relatori, il provvedimento torna così all’esame della Camera. Insorgono le opposizioni, con Forza Italia che fa notare che si tratta della 22esima fiducia posta dal governo.

La maggior parte delle modifiche apportate servono a chiarire o definire meglio tetti di spesa delle misure approvate dalla Commissione nei giorni scorsi, precisandone anche l’annualità. Si tratta per esempio dei 4 milioni al Fondo vittime usura, limitato al solo 2020.

Niente da fare invece per la mediazione tra relatori e opposizioni per recuperare parte della norma sugli accordi per le bio raffinazioni nel Mezzogiorno. La riformulazione basata su un tavolo istituzioni-soggetti coinvolti non ha trovato accoglimento e si è quindi optato per sopprimere totalmente il nuovo articolo come richiesto dalla Ragioneria. La motivazione è da addurre all’impatto negativo che avrebbe sulla finanza pubblica. Stesso motivo per cui sono cadute anche alcune misure riguardanti le proroghe per le concessioni demaniali marittime.