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Open Arms, Salvini si difende: "Vado in Aula a testa alta"

Matteo Salvini

Alla vigilia del voto del Senato per il caso Open Arms, Matteo Salvini si difende.

Alla vigilia del voto del Senato sul caso Open Arms, Matteo Salvini si difende e mette in mezzo il Movimento 5 Stelle. Giovedì 30 Luglio il Senato si esprimerà sul processo a Matteo Salvini per il caso della nave dell’omg spagnola Open Arms, che è rimasta ferma in attesa per 19 giorni con 150 migranti a bordo ad agosto 2019. Il leader della Lega non lascia trapelare alcuna emozione, ma si difende nominando anche il M5s.

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Domani il Senato voterà per processarmi, di nuovo. Mentre l’Italia è invasa giorno e notte (561 sbarchi in 24 ore!) e il governo proroga inesistenti “stati di emergenza”, c’è chi mi vorrebbe mandare a processo per avere, da Ministro, chiuso i porti e tutelato la sicurezza dei miei connazionali. Difendere l’Italia non è reato: ne sono orgoglioso, ho la coscienza pulita, lo rifarei e lo rifarò. Grazie del vostro affetto, io non mollo. #stopinvasione

Un post condiviso da Matteo Salvini (@matteosalviniofficial) in data: 29 Lug 2020 alle ore 7:49 PDT

Open Arms: Salvini si difende

Il voto domani su Oper Arms? Sono assolutamente tranquillo e sereno, le carte parlano chiaro. Vado in quell’Aula a testa alta” ha spiegato Matteo Salvini. “Non devo fare alcun appello a nessuno. Mi aspetto che i senatori votino in coscienza e voglio vedere se i Cinque Stelle diranno che erano d’accordo, come è scritto nero su bianco, o se vogliono andare avanti con un processo politico” ha aggiunto il leader della Lega. I senatori, dopo il voto contrario della Giunta per le autorizzazioni, dovranno esprimersi in maggioranza per decidere se Salvini dovrà affrontare il tribunale dei ministri di Palermo.

Il leader della Lega è stato accusato di “sequestro di persona plurimo aggravato e rifiuto di atti d’ufficio“. Servono 160 voti per mandare Salvini a processo. Per il momento tra i 63 suoi senatori, i 17 di Fratelli d’Italia e i 56 di Forza Italia arriva solo a 136 no. La maggioranza ha 135 voti sicuri al momento, ma i voti dei 18 benzinai che non hanno partecipato al voto diventano il vero ago della bilancia. Lo scorso febbraio nell’Aula di Palazzo Madama è già stato detto si al processo per la vicenda simile della nave della Guardia Costiera. Questo porterà Matteo Salvini in Tribunale a Catania il prossimo ottobre.