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Distanziamento treni, la telefonata tra i ministri Speranza e De Micheli

speranza de micheli

Il dietrofront del governo sullo stop al distanziamento sui treni è stato preceduto da una telefonata di fuoco tra i ministri Speranza e De Micheli.

Emergono nuovi retroscena dalla vicenda dei distanziamenti a bordo dei treni che ha visto protagonisti nelle ultime ore Roberto Speranza e Paola De Micheli, rispettivamente ministro della Salute e delle Infrastrutture. Secondo quanto riportato da Maria Teresa Meli sulle pagine del Corriere della Sera infatti, i due esponenti del governo Conte avrebbero avuto una telefonata piuttosto accesa proprio nel mezzo del panico generato dalla decisione di autorizzare il transito dei convogli ferroviari a piena capacità.

La telefonata tra Speranza e De Micheli

L’allarme per lo stop al distanziamento a bordo dei treni era stato lanciato dal comitato tecnico scientifico, il quale aveva denunciato di non essere stato interpellato in merito alla questione. La verità è che la possibilità per i treni di viaggiare a piena capienza era stata stabilita lo scorso 14 luglio, all’interno del Dpcm firmato dal presidente del Consiglio Conte, a condizione del rispetto di alcune norme come la misurazione della temperatura prima di salire a bordo, l’autodichiarazione di non essere entrati in contatto con persone positive e la sostituzione della mascherina ogni quattro ore.

Nonostante il decreto fosse pubblico da almeno due settimane quindi in pochi erano effettivamente a conoscenza di questi nuovi regolamenti tanto che Walter Ricciardi, consulente del ministro Speranza, di lamenta direttamente con la ministra De Micheli, rea a suo dire di aver permesso l’abolizione del distanziamento. Una volta raggiunta al telefono è però la stessa De Micheli ha cercare di spiegare la situazione a Ricciardi: “Stai tranquillo, guarda che non cambia molto, sono le direttive del Dpcm del 14 luglio che prevedono alcune deroghe”.

A questo punto entra in scena il ministro Speranza in persona che, forse anch’egli ignaro del contenuto del Dpcm, telefona alla ministra De Micheli ribadendo in maniera accesa: “Ma come avete pensato di fare una cosa del genere senza avvertirmi?”. Di fronte all’ennesima incomprensione, la De Micheli cerca di chiarire la situazione anche a Speranza ma alla fine quest’ultimo, anche di fronte al rifiuto dell’esponente Dem di essere messa in mezzo in questa vicenda, decide di firmare l’ordinanza che obbliga nuovamente il distanziamento a bordo, generando notevoli problemi a coloro che avevano già prenotato il proprio biglietto.