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De Benedetti: "Duro con Berlusconi? Ha corrotto un giudice..."

carlo de benedetti su silvio berlusconi

Continua la querelle tra Berlusconi e l'ex proprietario di Repubblica Carlo de Benedetti, che non chiede scusa alla figlia dell'ex Premier.

L’ex proprietario di Repubblica Carlo De Benedetti, in occasione del lancio del suo nuovo giornale Domani a Cuneo aveva insultato Silvio Berlusconi, ricoverato per covid al San Raffaele, scatenando la reazione della figlia dell’ex premier Marina. Al termine dell’intervista però De Benedetti rincara la dose: “Duro con lui? Non mi pare, ha corrotto un giudice in passato..“.

De Benedetti: “Berlusconi personaggio negativo”

Al termine dell’intervista rilasciata in occasione del lancio del suo nuovo giornale Domani al Festival della tv dei nuovi media a Dogliani (Cuneo), l’imprenditore ed ex proprietario di Repubblica ha rincarato la dose su Berlusconi, anziché ritrattare.

Io duro su Berlusconi? Assolutamente no. Per quel che riguarda Marina non val la pena di commentarla, poverina. Penso che Berlusconi sia stato negativo per il Paese. E vorrei chiedere: cosa ha lasciato al paese? Quali valori ed esempi? Mi hanno attaccato perché l’ho definito “imbroglione”. Cosa c’è di peggio che avere corrotto un giudice?”.

Il fatto

Carlo De Benedetti aveva esordito nella sua intervista al festival facendo i migliori auguri all‘ex premier, ricoverato lo scorso giovedì 3 settembre per il covid, ma etichettandolo come “imbroglione”: “Faccio i miei auguri a Berlusconi, ma il mio giudizio su di lui rimane critico: ha abbassato il livello di civismo e moralità del Paese.

L’acredine nei confronti dell’ex premier però non è ingiustificata: i dissidi politici e giudiziari risalgono al Lodo Mondadori, processo che vide i due imprenditori farsi causa per la proprietà della Casa editrice di Segrate: “Berlusconi è stato un grande imbroglione. Io l’ho punito severamente. Ha versato alla Cir 562 milioni. Per lui deve essere stato il più grande dolore della sua vita e per me la più grande goduria, dato che ha fatto di tutto per ostacolarmi”. Concludendo : “É l’Alberto Sordi della politica italiana“.